Per il Burbero e Sabatino Di Gennaro è il momento della commozione: la consegna del braccialetto
Ci
sono eventi che cominciano in piccolo, e poi diventano sempre più
grandi, perché acquistano credibilità e motivazioni di alto valore
morale. E' il caso del memorial Stefano Di Gennaro di Controguerra,
provincia di Teramo. Evento che anche quest'anno ha goduto di alcuni
sostenitori di assoluto prestigio: Salvatore Bonavena, che ha offerto
l'iscrizione a un giovane del luogo, e Matteo "Burbero" Impagliatelli,
che con Controguerra ha siglato un autentico gemellaggio: la parte del
torneo destinata alla beneficenza è andata alla sua Onlus, mentre
Sabatino Di Gennaro, papà del giovanissimo campione tragicamente
scomparso, ha restituito la visita al Burbero nella sua Locorotondo.
Quanto al torneo, un centinaio di giocatori si sono messi al tavolo alle
15 di sabato pomeriggio e si sono dati battaglia fino alle 7,30 del
mattino. Col Burbero presente ai tavoli, naturalmente, assieme a
giocatori e personaggi come Aldo Antonacci, Giovanni Di Persio, Sara
Viozzi e Patrizia Patty Danti. A metà serata, Sabatino Di Gennaro ha
consegnato un braccialetto stile Wsop al Burbero in segno di autentica
amicizia: "Meglio che se l'avessi vinto a Las Vegas", è stato
l'emozionato commento.
Il memorial nacque tre anni fa in ricordo
di Stefano Di Gennaro, un ragazzo che a soli 18 anni stava già facendo
parlare di sé come giocatore. Un'auto impazzita lo travolse e uccise,
una notte, a pochi passi da casa.
In manifestazioni di questo
tipo, dire chi ha vinto conta poco: vincono tutti quelli che
partecipano. Ma, per dovere di cronaca, aggiungiamo che la coppa più
grande è stata alzata da Adriano Giuliani.
(Vittorio)
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