Il Poker (in particolar modo il Texas Hold’em) è pieno zeppo di vocaboli inglesi “italianizzati”: pensate a quante volte anche voi avete pronunciato checkare, foldare, callare.
Alcuni di questi termini, però, sono un po’ meno usati e per questo
quando li sentiamo pronunciare non ci è ben chiaro a cosa corrispondono,
uno di questi è proprio limpare.
Solitamente nel Poker con “limp in” si intende il semplice
chiamare il controbuio (o un piccolo raise) prima del flop invece che
effettuare un rilancio. È un’azione adottata molto spesso dai
giocatori conservativi o da chi possiede una mano che potremmo definire
di medio valore (come ad esempio due connectors) e che vuole vedere il
flop spendendo il meno possibile.
Talvolta però potremmo veder limpare anche chi vuole mascherare una monster hand, come ad esempio una coppia d’Assi o di Kappa, per evitare di rilanciare facendo foldare il resto del tavolo.
In realtà, esperienza e varianza ci insegnano che con mani molto buone il limpare non è esattamente la tattica più giusta da effettuare: quante volte abbiamo visto gli American Airlines
scoppiare a causa delle carte mediocri di un avversario? Probabilmente,
se avessimo rilanciato prima del flop, quel giocatore avrebbe
abbandonato la mano e i nostri Assi ci avrebbero portato alla vittoria.
Con ciò non intendiamo dire che il gioco pre-flop si debba
limitare ad un “raise o fold”, semplicemente il limpare con delle
buone mani solitamente non porta a nulla di buono: meglio
guadagnare soltanto i bui perchè abbiamo rilanciato e fatto passare la
mano a tutto il tavolo che vedere le nostre belle carte soccombere al 7 e
2 del big blind, rimasto in gioco a causa del nostro limp in. (Web)
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