Parliamo del Seven Card Stud, un’altra
variante del poker. Il poker Seven Card Stud non prevede carte comuni e,
in questo, è molto simile al poker classico. Si comincia puntando poco,
nella fase dell’ante, dopodiché ciascuno riceve tre carte, di cui una è
necessariamente scoperta. Questa viene definita “door card” e serve per
capire da chi partirà il gioco. Infatti partirà dal giocatore con la
“door card” più bassa. Deve puntare. I restanti, invece, possono vedere,
rilanciare o abbandonare. Ma cosa capita se nel poker seven card stud
due giocatori hanno “door card” più bassa? In tal caso, è il seme a
completare il valore delle carte. Prima del secondo giro di puntate, c’è
la “fourth street”, un momento importante in cui a tutti i giocatori
viene distribuita la quarta carta scoperta. Dopodiché punterà per primo
il giocatore con la carta più alta. I restanti, come sempre, rilanciano,
vedono o abbandonano il gioco. Si arriva alla “fifth street”, viene
data la quinta carta scoperta. Chi rimane a giocare avrà in mano due
carte coperte e tre scoperte. Dopo il terzo giro di puntate, si arriva
alla “sixth street” e alla “seven street”. Il mazziere distribuirà la
sesta carta scoperta e la settima coperta.
Nell’ultimo giro di puntate al poker seven card stud, il giocatore che
inaugura il giro è quello della “sixth street”. Come comporranno la mano
i giocatori rimasti? Semplice, si usano cinque carte a piacere delle
sette. Vince, infatti, il giocatore con le migliori cinque carte. Le
altre carte possono anche non essere mostrate.
La settima carta può essere anche una di quelle bruciate, ricordate di
memorizzare le carte scoperte e prendete le vostre decisioni strategiche
arrivati alla “third street”. (web)
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