E’ il “lato fisico” del poker che i giocatori esperti conoscono bene: nel gergo del gioco sono chiamati “tells” e fanno riferimento al linguaggio del corpo che – se correttamente interpretato – può fornire preziose informazioni per l’avversario. Sappiamo bene quanto sia importante per un giocatore di poker intuire se le carte dell’avversario sono davvero forti o se è in bluff. E allora occhio alla postura del corpo, al movimento delle mani, a giocherellare con le chips o addirittura al modo di puntare, sono tutti indizi rivelatori delle emozioni che stiamo provando.
Alleniamoci a riconoscere anche i minimi segnali di insicurezza e scrutiamo con attenzione le espressioni facciali e i movimenti delle mani. Ad esempio se l’avversario tiene le mani a punta – verso l’alto – probabilmente ha buone carte. Se, invece, le tiene tra pollice e indice come se avesse in mano un fazzolettino sporco, c’è da giurarci che non ha nulla di serio!
I tells nel poker sono più di 200: non solo le mani o il viso ci forniscono indizi, ma anche altre parti del corpo meno evidenti: petto, collo…piedi!
Nel caso dei piedi è ovvio che non possiamo giocare con la testa sotto il tavolo, ma teniamo presente che il solo spostamento di un piede genera un movimento che si ripercuote sugli indumenti indossati, ed ecco che la camicia si muove e rivela il nervosismo o l’impazienza del nostro avversario. Non è semplicissimo, ma una volta acquisite le debite conoscenze, diventerà quasi automatico interpretare i pensieri altrui e quindi prendere le giuste decisioni al tavolo verde.
Dunque se con il poker avete intenzioni serie, non basta la strategia, bisogna diventare anche abili decodificatori del linguaggio del corpo altrui e imparare a camuffare sempre le emozioni se a nostra volta, non vogliamo diventare dei libri aperti per gli avversari!
Psicologia ( gestione delle decisioni al tavolo durante tutta la durata di un torneo )
Tells ( informazioni percepite dagli avversari )
Nel poker sentirete spesso parlare di “Tells”, ma cosa sono esattamente?
I “tells” sono per definizione un particolare manierismo, o modifica nel comportamento di un giocatore che potrebbe “suggerire” agli altri giocatori la mano, o la strategia del giocatore.
Se un giocatore impara come interpretare questi indizi, avrà un ovvio vantaggio quando si tratta di prendere le decisioni giuste al tavolo da poker. Alcuni giocatori possono per esempio avere le mani che tremano quando hanno una mano eccezionalmente forte, il che indica che è un momento buono per lasciare una mano debole.
Notare possibili indizi o modelli comportamentali del proprio avversario può certamente darti un vantaggio. Essi devono comunqe essere usati con molta cautela, poiché molti giocatori esperti tenteranno di fornire indizi fasulli solo per ingannarti.
Facciamo alcuni esempi sui più classici tells:
1) Mani tremanti o respiro rapido: possono essere dovuti a un picco di adrenalina dopo aver preso delle buone carte o ad aver ricevuto un flop molto favorevole.
2) Ri-controllare le carte dopo il flop: se il flop contiene tre carte per un
colore o una scala, i giocatori che ricontrollano le carte coperte probabilmente non hanno una mano fatta, ma stanno controllando se hanno un progetto.
3) Dare un'occhiata alle proprie chips: i giocatori che guardano le loro carte coperte e poi guardano inconsapevolmente le loro chips si stanno forse preparando a fare una mossa con una mano forte.
4) Fare molta attenzione all'azione pre-flop: i giocatori che improvvisamente diventano molto interessati a quello che succede prima del flop solitamente possiedono una mano molto giocabile.
Esistono molti altri tells che descrivono situazioni di incertezza o sicurezza in un individuo. Ognuno di questi diventa un vero e proprio biglietto da visita del nostro avversario. Cerchiamo nel più breve tempo possibile di captare la caratteristica del nostro antagonista nelle verie situazioni di gioco e assegnargli i tells che lo mettono allo “scoperto”.
Con una buona gestione dei tells, la vostra presenza al tavolo da poker acquisterà forza, in un certo senso per i vostri avversari sarà come giocare a carte scoperte.
Molti professionisti utilizzano i tells per aumentare le proprie possibilità al tavolo.
C'è chi ne ha fatto la propria filosofia di vita, come ad esempio Mike Caro ( foto ) .
Ancor prima dell’esplosione mediatica del poker, lui era una celebrità. Un genio, lo definavano in molti. Il genio pazzo del poker per l’esattezza ( The Mad Genius of Poker, Crazy Mike ).
E’ considerato da tutti una delle più grosse autorità in materia di strategia al tavolo verde, psicologia e statistica. E’ stato autore di oltre sette libri in materia di scommesse e poker tra i quali il più famoso è sicuramente Mike Caro’s Book of Tells, considerato una vera e propria bibbia per coloro i quali vogliono approfondire la lettura dei propri avversari basandosi sui semplici meccanismi di osservazione dei movimenti del corpo e della psicologia umana.
| POKER TELLS |
| Mike Caro pagine 363 carta avorio - brossura fresata - copertina plastificata 27,00 euro
Titolo originale: "Caro's Book of Poker Tells"
Originariamente pubblicato in USA nel 2003 da: Cardoza Publishing, 5473 S. EASTERN AVE LAS VEGAS NV 89119 USA www.cardozapub.com © 2003 Mike Caro © 2007 Boogaloo Publishing , casella postale 92, Rovereto (TN) Traduzione: Giulio Ravagni |
Una
volta che hai masterizzato gli elementi basic di una formula vincente
per avere successo con il poker, la psicologia diventa l'ingrediente
chiave nel separare i giocatori capaci di andare in pari dai giocatori
che vincono consistentemente. Il tipo di psicologia applicata al poker
più proficua è l'abilità di leggere i tuoi avversari. Questo è
esattamente quello che ti spiegherò in questo libro. Porta questa
conoscenza al tavolo da poker e vincerai soldi, niente di più semplice!
Ogni comportamento dei tuoi avversari che ti aiuta a determinare quali
siano le loro carte è chiamato tell. Osservando attentamente ti
accorgerai che gli avversari attraverso il loro comportamento lasciano
trasparire la forza delle loro mani. C'è una maniera semplice per
leggere i tuoi avversari. Devi imparare le motivazioni che si nascondono
dietro le loro azioni. In questo modo, anche quando incontrerai un tell
che non hai mai visto, avrai comunque una buona idea di cosa possa
significare. Quando avrai finito con questo libro, non dovrai
memorizzare tutte le azioni di ogni avversario, perché sarai in grado di
far rientrare i loro comportamenti in categorie universali di tell.
Spesso saprai esattamente che carte hanno in mano e, ancora meglio,
saprai perché si stanno comportando in una determinata maniera. Entrerai
nel profondo dei loro pensieri. A volte saprai esattamente che carte ha
un avversario, tanto che se le voltasse a faccia in su! (dal Web)
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