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martedì 28 maggio 2013

Il poker caraibico


Il poker caraibico è una variante del poker (molto giocata nelle case da gioco americane) che si discosta dalle varianti tradizionali per un motivo preciso: non si gioca l’uno contro l’altro, ma esclusivamente contro il banco
Il caribbean stud poker – in italiano “poker caraibico” – è una variante del poker tradizionale. Presenta alcune piccole differenze nelle regole ed una caratteristica peculiare: non giochi contro altri giocatori, ma contro il banco. Un altro aspetto che ti piacerà di questo gioco è che è possibile vincere un jackpot progressivo proporzionale alle puntate dei giocatori, che viene assegnato a chi totalizza la combinazione più alta.
Un po’ di storia
La nascita del poker caraibico è recente, ma non ben definita. Una delle storie che narrano l’origine di questo gioco dicono che possa essere stato inventato ad inizio degli anni 80, in una nave da crociera con rotta verso Aruba. Nella nave, tra i giocatori che si appassionarono a questo particolare modo di concepire il poker, c’era anche il proprietario del “Casino Excelsior”, che una volta tornato a terra decise di introdurlo nella sua sala da gioco.
Come si gioca?
Se non sei molto familiare con i giochi di carte il caribbean stud poker potrebbe sembrarti complesso. Al di là di questa apparenza posso garantirti che invece è molto semplice, ed anche un giocatore di slot come il sottoscritto è capace di apprendere. Ci sono infatti poche decisioni da prendere: quanto scommettere e rilanciare, quando fare fold e quando rincorrere il jackpot.
. Un po’ come avviene nel blackjack, nella roulette e nella maggior parte di giochi da casinò. Inizia tutto con una puntata al buio (Ante), dopodichè il dealer distribuisce 5 carte ad ogni giocatore, banco compreso. Le 5 carte ricevute sono tutte scoperte, mentre quelle del banco saranno tutte coperte, tranne una.
Viste le proprie carte e paragonate con l’unica visibile del banco, il giocatore decide se giocare, nel qual caso si dovrà pagare il doppio dell’ante, oppure lasciare il gioco e, chiaramente, perdere l’ante versato al buio.
Una volta deciso se foldare o sfidare il banco, quest’ultimo scoprirà le proprie carte.
Chi vince? Perché il banco si “qualifichi” è indispensabile che tra le sue 5 carte ci sia obbligatoriamente almeno UN ASSO e UN RE. In caso contrario i giocatori in gioco ricevono indietro una ricompensa pari all’ante. Se invece il banco si qualifica (ossia ha almeno un K ed un A tra le carte), confronterà il proprio punteggio con quello di ogni singolo giocatore in gioco.
Se il giocatore ha un punteggio maggiore, vince. Se ha un punteggio minore, perde. Se i punteggi sono uguali si pareggia e gli viene restituito quanto puntato.
Sembrerebbe tutto come da tradizione, ma quello che cambia è il pagamento delle vincite, che variano a seconda del punto del giocatore e che, pur cambiando da casinò a casinò, dovrebbero essere più o meno queste:
Scala Reale 100 a 1
Scala Colore 50 a 1
Poker 20 a 1
Full 7 a 1
Colore 5 a 1
Scala 4 a 1
Tris 3 a 1
Doppia Coppia 2 a 1
Coppia o minore 1 a 1
Come vedrete, si perdono molte delle sfumature del poker (bluff, rilanci, psicologia) ma, forse proprio per questo, il poker caraibico è più semplice, veloce ed apprezzato da molte persone.

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