Ecco
il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui
tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.
L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).
L’uomo
è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza
relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di
Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci
permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con
esse.
Alcune
persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia
provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se
l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come
lui.
La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente. Lo
sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici,
infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose
di empatia.
Se
questi si facessero completamente carico delle problematiche degli
altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come
pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a
pesce dentro di esse.
La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.
Dal libro “Leader di te stesso”
I PORCOSPINI
In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta
e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.
Ben presto però sentono le spine reciproche
e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi
si pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali,
finché non trovano quella moderata distanza reciproca
che rappresenta la migliore posizione,
quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi
e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.(una piccola favola)
firmata… da un grande filosofo…
Schopenhauer
e la spiegazione dell'empatia
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venerdì 31 maggio 2013
Il significato di Empatia e la favola di Schopenhauer (Dal Web)
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