È comunque una cosa normale perdere la testa, bisogna però riuscire a tornare subito concentrati e fare in modo che una mano persa in malo modo non influisca su tutto il resto della gara. Sì, perché ci vuole un attimo per andare in tilt e condizionare in negativo il torneo. Gli esempi sono moltissimi e non c’è bisogno che stia io qui a ricordarveli. Il Poker è un gioco emotivo, ma bisogna essere bravi a non farsi prendere troppo da questa emotività. Molti giocatori infatti, e mi riferisco anche ai grandi campioni che seguiamo nei vari tornei, non riescono a controllare le proprie emozioni. È per questo motivo che vincono meno tornei di quelli che potrebbero vincere. Certo, per giocare a Poker è necessario conoscere strategie e tecniche, ma questi strumenti non serviranno assolutamente a nulla se non riuscirete a mantenere la calma. Senza calma e tranquillità, perderete in modo sistematico.
Proviamo dunque a cercare di capire come evitare di andare in tilt e perdere tutto: nel momento in cui capite di aver subito un tracollo emotivo a causa di una mano persa immeritatamente, il consiglio è quello di smettere di giocare per qualche mano, fino a che non avrete ritrovato quella serenità e quella tranquillità che tanto servono nel gioco del Poker. È assolutamente inutile continuare a giocare mano dopo mano sperando di vincere: l’emozione prenderà il sopravvento e in un attimo vi ritroverete senza alcun soldo. È molto più saggio attendere, magari giocare solamente le mani buone o addirittura fermarsi attendendo momenti migliori. La cosa importante è rimanere distaccati a livello emotivo, sia dalle mani che dal piatto. Non fatevi ingolosire dai soldi, rilassatevi e riprendere la giusta concentrazione.
La maggior parte delle persone crede che si possano prendere decisioni sbagliate solamente quando si perde. Beh, vi assicuro che non è così: possono essere prese decisioni errate e quindi andare in tilt, anche quando si vince, o forse soprattutto quando si vince. Sì, perché a chi non è mai capitato di essere su di giri dopo aver vinto tre o quattro mani di fila? A tutti credo e questo è qualcosa che non deve capitare. O meglio, è giusto che succeda, altrimenti saremmo privi di emozioni, ma è anche giusto sapere controllare la gioia e l’euforia, ma soprattutto bisogna non sentirsi invincibili. Come detto in precedenza, la fortuna gira per tutti, ma non bisogna credere che la fortuna sia dalla vostra parte per tutto il torneo. Per vincere ci vuole una vita, ma per perdere basta un solo attimo, una sola distrazione, una sola maledetta emozione.
Chiudiamo questo nostro articolo con alcuni consigli per evitare di andare in tilt: innanzitutto dovete capire se il piatto vi sta influenzando troppo, nel caso in cui fosse così, lasciate il tavolo o correrete troppi rischi inutili. Dovete riuscire a capire quale sia il vostro limite: scoprite quante volte potete essere battuti senza diventare nervosi, una volta capito e arrivati al vostro limite fermatevi; infine, ma non è un consiglio di poco conto, fissate un limite al vostro bankroll: una volta raggiunto il limite di spesa lasciate il tavolo.
Tilt, un nome che la dice lunga: così si chiama la prima clinica per malati di poker,
istituto di assistenza psicologica, sociale e pediatrica per giocatori di poker caduti in depressione o in altre forme di malattie mentali per colpa del gioco.
In realtà, la clinica, che è si trova nella città di Helsinki in Finlandia,si chiama Tilt perché in finlandese il termine significa “stai lontano da odio e sofferenza”.
Due sentimenti molto facili da adescare da parte dei giocatori più frustati, quelli che subiscono una serie di bad beat davvero difficili da digerire.
Uno degli obiettivi della Tilt, a sentire i direttori della clinica, non è quello di “disintossicare” i giocatori dal vizio del gioco.
Anzi: chi entra in terapia nella Tilt lo fa per liberarsi dal panico e ritrovare la lucidità di cognizione che serve per poter tornare a giocare in maniera tranquilla ai tavoli verdi.
La ricetta per guarire i propri pazienti? Musica rilassante, prati e tintarelle di luna, spiagge al tramonto, cuccioli e video amorosi, tisane rilassanti e terapie di gruppo per infondere amore verso sé stessi e verso gli altri.(Web)
istituto di assistenza psicologica, sociale e pediatrica per giocatori di poker caduti in depressione o in altre forme di malattie mentali per colpa del gioco.
In realtà, la clinica, che è si trova nella città di Helsinki in Finlandia,si chiama Tilt perché in finlandese il termine significa “stai lontano da odio e sofferenza”.
Due sentimenti molto facili da adescare da parte dei giocatori più frustati, quelli che subiscono una serie di bad beat davvero difficili da digerire.
Uno degli obiettivi della Tilt, a sentire i direttori della clinica, non è quello di “disintossicare” i giocatori dal vizio del gioco.
Anzi: chi entra in terapia nella Tilt lo fa per liberarsi dal panico e ritrovare la lucidità di cognizione che serve per poter tornare a giocare in maniera tranquilla ai tavoli verdi.
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