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lunedì 4 novembre 2013

Il Poker Omaha strategie e mani giocabili.


Il Poker Omaha acquisisce sempre piú popolarità anche tra i fedelissimi players di Texas Holdem, soprattutto i poker pro sono alla ricerca di nuove varianti con cui misurarsi. Spesso ai tavoli di Omaha si incontrano principianti e gli squali del poker trovano facilmente così polli da spennare. Ma è davvero difficile l'Omaha? No affatto! E' solo più ricco di azione, ma sostanzialmente si avvicina molto al poker texano. Se avete già avuto modo di imparare le regole della variante Omaha, potete direttamente scegliere una delle poker room nella lista sotto per giocare.

Si tratta delle sale da poker che offrono la possibilità di giocare a Omaha Poker in italia in maniera assolutamente sicura e legale. L'Omaha è una variante di poker, pertanto considerato un gioco di abilità nel nostro paese e non un gioco di mera fortuna.

Le Strategie

Il Poker Omaha, avendo regole differenti da quelle del Texas Hold em, prevede anche strategie e valutazioni diverse. Prima di procedere, ricordiamo brevemente quali sono le differenze principali tra le due varianti di gioco. La prima differenza è che ad ogni giocatore vengono distribuite quattro carte anziché due. Le community card sono sempre cinque, ma dovendosi utilizzare obbligatoriamente due delle quattro carte del pocket, le community card effettivamente utilizzabili saranno esattamente tre. L’ulteriore differenza è costituita dalla variante dell’Omaha Hi Lo dove oltre al vincente del piatto con il punteggio più alto, i giocatori competono anche per la vincita con il punteggio più basso, sottostante tuttavia a determinate caratteristiche. Questi fattori fanno si che le strategie di Poker Omaha siano in bilico e in fermento fino all’ultima carta, insieme ad ogni tipo valutazione da effettuare.
Le migliori mani da giocare nel poker Omaha

Nel poker Omaha la scelta delle mani più giocabili o meglio delle migliori mani da giocare, risponde a logiche leggermente diverse da quelle presenti nel Texas Hold em e in genere da tutte le altre varianti del poker. Innanzitutto, il fatto che si divida il gioco tra High e Low, prevede che vi siano dei meccanismi del tutto incompatibili con le strategie del poker texano.

La scelta tra la ricerca di un punteggio alto e un punteggio basso, porta il giocatore a cambiare obiettivo varie volte nella stessa partita. Gli stessi outs desiderati, saranno diversi a seconda delle due carte che vorremo utilizzare e del tipo di piatto che prenderemo come obiettivo. Le migliori mani da giocare nel poker Omaha possono stabilirsi in due momenti principali: il preflop e il flop. Infatti, se nel Texas Hold em, le due carte nel preflop costituiscono già una buona fetta dei nostri odds, nel poker Omaha non è così. Innanzitutto, avendo due carte, abbiamo varie combinazioni da poter scegliere per poter proseguire il gioco. Per questo motivo, la fase del flop è fondamentale, in quanto questo potrà intersecarsi in diversi modi con tutte le combinazioni possibili soltanto nella nostra hole.

Quindi, se vogliamo effettuare una riflessione su queste due fasi, proviamo ad interpretare prima le migliori mani da giocare nel poker Omaha in fase di flop. Così come nel Texas Hold em, avere una coppia nel preflop è una situazione di vantaggio. Una situazione paradossale e sfortunata sarebbe avere un tris, in quanto la terza carta dello stesso valore sarebbe un contro al nostro obiettivo e non di certo un pro. Una delle migliori mani da giocare nel poker Omaha in fase di preflop è di sicuro una cosiddetta “doppia coppia”, ad esempio avendo 5, 5, Q, Q avremo più possibilità di chiudere almeno un tris. Bisogna tenere sempre in considerazione la possibilità di poter effettuare sia punteggi High che punteggi Low, quindi una delle migliori mani da giocare nel poker Omaha potrebbe essere costituita dal possedere A , 2 che si potranno unire a tre carte del board inferiori al 9.

Certo, l’ideale sarebbe avere quattro carte basse, in modo tale da poterle selezionare in base alle carte della community al fine di non creare coppie. Infatti, nel poker Omaha, per la creazione di punteggi Low, le coppie annullano ogni tipo di vincita. Ricordiamo che per effettuare un punteggio Low, bisogna avere cinque carte inferiori al 9 e di valori diversi. Questo punteggio Low può essere sia in scala che di colore, in quanto in questo caso questi punteggi non valgono. Ciò porta di conseguenza a capire come mai una situazione con quattro carte dello stesso seme inferiori al 9, sia una delle migliori mani da giocare nel poker Omaha, in quanto uno degli outs può essere costituito sia da una carta di valore basso per la creazione di un punteggio Low, sia da una carta alta dello stesso seme, creando in questo modo il punteggio di colore.
 
Mani non giocabili nel Poker Omaha

Nel Poker Omaha ad inizio gioco ogni giocatore dispone di quattro carte coperte. Seguendo una logica ben intuibile, in un tavolo con sei o più giocatori, vi è un’alta probabilità che tra questi vi sia chi abbia una coppia servita. Per essere più precisi, vi è un’altissima probabilità che questo evento si verifichi. Nel Poker Omaha dunque bisogna stabilire in quali situazioni non convenga in nessun modo proseguire nel gioco, basandosi anche sulle proprie carte.

Un esempio di mano non giocabile nel poker Omaha è ad esempio una che ci veda con quattro carte senza coppie e un flop che non ci aiuta né in questo senso né in altri draw immaginabili come progetti di scala o di colore. Dopo il flop, in queste condizioni “estreme” non bisogna regalare un ulteriore centesimo ai nostri avversari. Un altro esempio può essere dato dal flop. Se nel flop escono tre carte uguali, abbandonate pure il gioco. Anche se avete due suited in aggiunta ad una delle carte del tris, dovrete aspettarvi un turn e un river favorevoli.

Ma se vogliamo continuare ad agire seriamente, lasciamo perdere e foldiamo. Un altro caso simile è quello in cui il flop (in fase di flop) ci riveli una coppia. In questo caso con molta probabilità uno dei vostri avversari avrà già un tris. Regolatevi in base a progetti di scala o colore ma state molto attenti. Il passo fra tris e full è molto breve e chi possiede una carta di pari valore della coppia potrebbe aspettare che si “accoppi” anche l’altra carta nella hole. Se ad esempio possiedo 5,6 nella hole e il flop è di 6,6,10 ho un tris, ma un 5 mi regalerebbe un full. Nel caso il flop fosse stato 6,6,5 avrei dovuto fare un all in.

Abbiamo fatto un esempio dal punto di vista favorevole, ma qui stiamo comunque facendo una riflessione sulle mani non giocabili. Se un giocatore va in all in al flop con una coppia fuori, con grandissime probabilità possiede già un tris, tenta un full e con molte meno probabilità possiede già un poker. Un’altra situazione, più ovvia, tra le mani non giocabili nel Poker Omaha prevede tre carte suited nel flop. Anche se il colore, la scala colore o la scala reale potrebbe interessarci nel caso avessimo una carta consecutiva a queste, potrebbe non valere molto la pena di rischiare se abbiamo una carta bassa.

Contate che in un tavolo di 6 giocatori abbiamo 20 carte in mano agli avversari, tra le quali in questo caso vi sarebbero di sicuro alti odds. In caso di carte medie, la valutazione può diventare soggettiva, in caso di carte basse no. In questa sede stiamo mettendo in risalto la fase di flop, poiché nel Poker Omaha le puntate sono “attive” fino all’ultimissima fase, quella del river, che di solito vede anche notevoli rilanci. In questa fase del Poker Omaha allora è fondamentale capire se valga la pena continuare o se invece convenga foldare. La prima valutazione che possiamo effettuare riguarda le carte iniziali. Nell’Omaha, arrivare fino al turn per chiudere un buon punteggio può rivelarsi davvero molto pericoloso. Il fatto che tutti i giocatori partano con quattro carte, stabilisce che vi sia un’alta probabilità che più di loro abbiano almeno una coppia tra le quattro carte in mano. Avere una coppia tra le prime quattro carte è sicuramente una base di partenza quasi necessaria. Anche se potremo comunque aspettare che si rivelino buoni draw come full, colori e scale, partire con una coppia potrebbe regalarci già un tris dal flop e un full fino al river.

Come prima cosa dunque, specialmente in condizioni di short stack, è preferibile aspettarsi almeno una coppia. Ovviamente meglio se alta. Ma trovare un limite per accontentarsi va sempre bene. Individuare dei progetti di scala o colore nelle quattro carte iniziali, ma dal flop le idee potrebbero schiarirsi di colpo. Se al flop le tre carte vanno a creare un flush draw o uno straight draw, allora varrà la pena continuare fino al river. Fate molta attenzione, tuttavia, alle coppie.

Anche se le probabilità che un giocatore abbia in mano due carte dello stesso valore della coppia per terra (ovvero abbia un poker), non bisogna comunque sottovalutare i rilanci in questa condizione. Con una coppia per terra quasi sicuramente qualcuno possiederà un tris. Un tris nell’Omaha è molto vicino alla posizione del full. Ricordatevi bene quest’ultimo passaggio. Nel Poker Omaha fra tris e full vi è una distanza minima. Un giocatore che abbia un tris, sia nel caso abbia la coppia coperta o sia questa coperta, è molto vicino alla creazione di un full.

Ovviamente, possedere una coppia coperta è la situazione ideale, in questo caso come in qualsiasi altro. Anche se all’inizio del gioco si tende a dare importanza soltanto a due carte, come ad esempio una coppia, non bisogna però distrarsi nel caso a rivelarsi più utili e speranzose siano le altre due. Insomma, la creazione di un tris, di un poker, di un full sarebbe apprezzabile, ma lo sono anche le scale e i colori. Quindi fate attenzione a tutte le possibili combinazioni con tutte le carte e non solo con quelle più eclatanti.
 
Mosse speciali nel poker Omaha

Nel Poker Omaha, la distribuzione di quattro carte per ogni giocatore dà luogo a centinaia di combinazioni possibili delle quali tenere conto per il proprio gioco e per quello degli avversari. Anche se una coppia d’assi può rivelarsi ottimale nella fase di preflop, vanno considerate comunque tutte le varie combinazioni di punteggio ancora in gioco.

Basta infatti che un giocatore avversario abbia una coppia inferiore, ma che il flop ne veda un’altra dello stesso valore a formare un tris, che il giocatore in questione potrebbe anche rilanciare molto forte. La prima mossa speciale nel poker Omaha è quindi quella di non avere fretta. Il river è lontano e la maggior parte degli avversari che giocano fino al river, fanno questo in ragione di una possibile chiusura di un punteggio discretamente alto.

Con quattro carte per ogni giocatore, la selezione delle due carte con le quali creare il punteggio è in ballo fino all’ultimo momento. Una coppia d’assi può rivelarsi un fiasco quando per terra va a depositarsi una coppia diversa da questa. A quel punto spicca l’idea di un molto probabile tris avversario, oltre che quella di cambiare traiettoria al proprio obiettivo di punteggio.

La seconda mossa speciale del poker Omaha è quella di non perdere mai di vista le carte meno appariscenti. Se abbiamo una coppia d’assi, non agiamo soltanto in funzione di attesa del terzo asso, ma stiamo bene attenti alle combinazioni di uno di questi con una delle restanti due carte, oppure delle sole due carte diverse dagli assi. Un’altra mossa speciale nel poker Omaha consiste nella scelta del piatto nel caso di Omaha Hi Lo. Infatti, anche una coppia d’assi potrebbe passare in secondo piano se abbiamo due delle nostre quattro carte inferiori al nove e di diverso valore e il flop abbia rivelato altre due carte dall’asso all’otto diverse dalle nostre. In breve, se il flop ci aiuta in un’ottica di punteggio Low, allora potremo mirare a quello. Pensate se arrivati al river vi siano solo tre carte basse sul board e disponessimo di A, 2 : sarebbe davvero un’ottima occasione da poter sfruttare.

Entrare nella logica del poker Omaha Hi Lo non è facilissimo, quando si è abituati a giocare soltanto per i punteggi alti. Anche se può sembrare scontato che un gioco diverso porti automaticamente a pensare in modo diverso non è così. Effettuare punteggi di tipo Low è un’arte a sé stante ed è molto redditizia. La maggior parte dei giocatori principianti infatti pensa che sia più facile aspettare un buon punteggio alto, invece che uno basso. Questo fattore è vero, ma non del tutto. Un buon giocatore di poker Omaha Hi Lo infatti deve saper variare. Una mossa speciale nel poker Omaha consiste innanzitutto nel variare e nel capire quando per i punteggi High non ci sia più niente da fare. Se dal flop si rivela una mano potenzialmente perdente per quanto riguarda l’High Pot, potrebbe non essere lo stesso per il Low Pot, in questo modo potremmo comunque spartire metà del piatto con il probabile vincitore del piatto alto
I nuts nel Poker Omaha

Per nuts si intendono i migliori punteggi possibili in una determinata mano. Le logiche per i nuts nel poker Omaha sono diverse rispetto a quelle del Texas Hold em. Prima di procedere nel capire quali sono queste logiche diverse riguardo i nuts nel poker Omaha, ripetiamo brevemente le regole e le differenze tra il poker Omaha e il Texas Hold em, al fine di non fare confusioni.

Nel poker Omaha, il pot ovvero il piatto in palio spetta non solo a chi ottiene il punteggio più alto, bensì può essere spartito insieme al giocatore che effettua il punteggio più basso. Questa spartizione deve obbedire ad alcune regole ben precise. In caso di spartizione del piatto, il vincitore dell’High e il vincitore del Low si spartiscono il pot in parti uguali. Affinché si possa parlare di punteggio low, un giocatore deve presentare come cinque carte finali delle combinazione che non formino punteggi pari o superiori alla coppia. Nel poker Omaha le scale e i colori di carte inferiori al 9 non valgono, così cinque carte consecutive non comporranno in nessun caso una scala, così come cinque carte dello stesso seme non comporranno in nessun caso un colore.

Un fattore fondamentale e necessario per la creazione di un punteggio Low, consiste nel fatto che queste combinazioni di carte devono comprendere valori inferiori al nove. Così, mentre una combinazione 3,4,5,6,8 sarà valida per essere considerata una mano Low, una con 3,4,5,6,9 non sarà valida. Come abbiamo precisato, nel poker Omaha le scale e i colori con componenti inferiori non costituiscono punteggi, mentre lo sono per le combinazioni più alte. Ad esempio, se nel pocket abbiamo J e Q di cuori, e il board ci presenta 7,8, 10 sempre di cuori, avremo un colore.

Effettivamente, si può dire che nel poker Omaha ci sia una diversa logica per le carte inferiori al nove e quelle pari e superiori a questo. Per le prime non valgono scala e colore mentre per le seconde sì. Riprendendo il discorso sui nuts, come dicevamo queste sono le migliori mani possibili in una determinata mano. Ora, essendo nel Texas Hold em soltanto due le carte a disposizione per ogni giocatore, le combinazioni possibili, per quanto numerose possano essere, andranno comunque a rendere quasi certamente determinabile quale sia la migliore mano possibile dato un determinato flop. Nel Poker Omaha invece, essendo quattro le carte a disposizione per ogni pocket, le combinazioni saranno davvero così tante da non poter definire un solo nut ma vari nuts.

Dovendosi utilizzare soltanto tre carte tra le cinque del board visibile, si dovrà tenere conto delle combinazioni di questo a gruppi di tre. Tuttavia, sebbene le difficoltà siano notevoli, i nuts nel Poker Omaha sono la base dalla quale partire per poter rilanciare, che si giochi al PL o al No limit. Una situazione ancora più complicata la si ha nell’Omaha Hi Lo, dove i nuts saranno di due tipi. L’unico fattore determinabile dalle carte sul board, è capire con molte probabilità se un punteggio low sia possibile o meno. Per esempio, se sul board sono presenti solo due carte low, evidentemente un punteggio basso sarà impossibile. Questo sarebbe bene tenerlo presente quando si calcola il pot odds, essendo il piatto in palio candidabile per uno split. Se questa strategia ti ha aiutato, leggi le altre strategie di poker e poi mettiti alla prova nelle migliori sale da poker e prendendo parte ai freeroll.( fonte Fulldassipoker )

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