Le regole – non scritte – dello Strip Poker, per dare un tocco piccante alle nostre nottate sul tavolo verde! Regola numero 1: scegliamo bene i partecipanti Prima che iniziate a pensare che siamo cattivi e vogliamo escludere dal tavolo verde befane e sfigati, chiariamo subito: i partecipanti ad una partita di strip poker possono avere qualsiasi aspetto fisico, l’importante però è che siano open minded e propensi a giocare in modo poco convenzionale. Evitiamo quindi di invitare l’amica timidissima, che alle medie diventava rossa se solo le si rivolgeva il saluto, e il compagno delle elementari che ha fatto il chierichetto fino a quando gli è cresciuta la barba. Regola numero 2: scegliamo una variante di poker adatta Nello strip poker i vestiti sono il nostro stack: dato il numero limitato di indumenti, quindi, è meglio optare per una variante di poker in cui non ci siano troppi giri di rilanci e contro-rilanci, come ad esempio il classico poker all’italiana a cinque carte o una delle sue varianti. Regola numero 3: stabiliamo il valore di ogni indumento Prima di iniziare, è bene decidere subito il valore dei nostri vestiti: se un calzino vale 1, una maglietta dovrà valere 2, e così via. Stabiliamo quindi il valore a priori, mettendo subito in chiaro se sia possibile anche ricomprare i propri vestiti. Regola numero 4: quando finisce la partita? Beh, stiamo parlando di strip poker, quindi quando vediamo un avversario tremare per il freddo che in preda alla vergogna grida “mi arrendo”… ecco, quello è il momento in cui la partita si può dichiarare finita (fonte Vivere di Poker) |
domenica 12 gennaio 2014
Le regole non scritte dello Strip Poker
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