Già questo, da solo, potrebbe essere un ottimo motivo per imparare a giocare a Craps, uno dei passatempi più popolari d’America.
Il fascino dei Dadi risiede, come ogni gioco che si rispetti, nella sua estrema semplicità.
Il Fato la fa da padrone e i giocatori accettano di buon grado di esserne pedine, rimettendosi alle sue decisioni e ammettendo così senza troppi rimpianti la propria natura irrimediabilmente terrena (del resto, solo “Dio non gioca a dadi”, parafrasando il famoso aforisma di Albert Einstein). Non resta che assistere in silenzio alle imperscrutabili traiettorie dei due maledetti o benedetti dadi, senza poter incolpare nessuno, tantomeno noi stessi: molto romantica come visione delle cose, che ne dite?
Da Plauto alla Louisiana
e mi sfida a giocare. Io metto come posta il mantello, lui l’anello con il sigillo e invoca il nome di una ragazza, Planesio.
Il lancio ottiene quattro avvoltoi. Io prendo i dadi e invoco la nutrice mia diletta Ercole, e mi esce il re!”.
Questo passo del Curculio,
una delle ventuno commedie di Plauto, dimostra l’esistenza del gioco dei dadi anche nell’antica Roma, quando si chiamavano “tesserae”.
Ne esistono parecchi esemplari arrivati sino ai giorni nostri, di diversi materiali, dall’osso al ferro battuto. Nella storia dell’umanità, quasi ogni civiltà si è dedicata ai Dadi, con le più varie norme e modalità
di gioco: esiste un’infinità di documenti e opere d’arte che immortalano uomini di ogni epoca intenti a dilettarsi con questo passatempo. Le prime tracce di Dadi con regole simili a quelle di oggi risalgono invece al Medio Evo, con un gioco chiamato Hazard
che fu ufficialmente codificato nel Settecento. L’Hazard, giunto
in Europa direttamente dal Medio Oriente (pare che vi giocassero alcune popolazioni arabe, chiamandolo “azzahr”), spopolò in Francia e Inghilterra e nel XVIII secolo fu esportato in America. L’attuale nome deriva dalla versione giocata dalle popolazioni francesi che abitavano in Louisiana, del tutto identica all’Hazard tranne che nel nome, crabes, poi inglesizzato in craps (un termine che in origine indicava solamente il punteggio “perdente”).(Web)
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