Andare in all-in all'ultima mano nel poker della vita
Già, la vita è così. Giro dopo giro aumenta il buio ed il controbuio. Non lo sapevo che era così, che ti frega così, che inaspettatamente scatta la lancetta e sale la posta in gioco. Non sono pronto, non mi sento pronto. Ma sento troppo forte il tempo che passa - piccoli rintocchi della lancetta dell'orologio, che non si fermano.
Qualche piccola vittoria non fa salire le fiches ne aumentare troppo il
morale: tengono tutto in ballo, tutto a mezza via ma più via che a
mezza. E poi le sconfitte, piano piano, prima una e poi un'altra.
Tocca riprendere altre fiches, occorre rimettere in gioco altre risorse,
cercare di recuperare quel che si poteva vincere ed invece, ancora una
volta, non si è vinto nè intascato, nè goduto.
Con in testa l'idea che ci si poteva fare, che è strano trovarsi sotto,
che sembrava che le carte girassero bene, che se fosse successo quello o
quell'altro, che forse se avessi agito in un altro modo adesso... ma
tutto è inutile ed ogni ragionamento cade nel nulla della realtà del
tavolo verde che, nuda e cruda, chiama a fare nella vita un'altra
puntata, senza sapere come andrà.
E allora si riprendono le proprie carte in mano, quelle che ci sono
toccate in sorte aspettando di vedere quel che succede ed ingegnandosi
in ogni modo per andare in positivo, per mantenersi positivi, per
rimanere al tavolo con un approccio positivo agli eventi - come
insegnano i saggi si debba sempre fare! - e così impegno e sudore la
fanno da padroni.
Starsene lì fermo ad un angolo del panno verde mantenendo il proprio piccolo gruzzoletto non cambia certamente le cose:
non toglie i dolori e le preoccupazioni di un quotidiano sempre
difficile per tutti da affrontare. Non toglie problemi, anzi, li
aumenta: perchè per mantenere il gruzzoletto ci vuole un sacco di
fatica, poche e miserissime soddisfazioni lavorative, qualche buona
mossa nel gioco, un'amministrazione attenta ed oculata: ma non ci si
smuove da lì dove siamo, non ci si smuove dal fango nel quale ci stiamo
dimenando, ce ne rimaniamo lì sguazzando sempre nelle stesse pozzanghere
- anche se a volte si alza proprio un bel po' di acqua e fango e sembra
di fare chissà che cosa!
La soluzione è un'altra: occorre giocarsi tutto!
Compiere il proprio all-in non senza paura di perdere tutto. E quando è
il momento migliore di farlo? Siamo così coraggiosi da fare il nostro
all-in nella vita quando ancora abbiamo il tempo per recuperare le cose -
o almeno così crediamo?
Il tempo, che sembra non essere dalla nostra parte in realtà ci
spinge a darci una mossa e quando sta per terminare - o almeno così
crediamo - è lì, in quel momento che la Vita stessa di chiede di avere
coraggio perchè Ella ha il potere di creare qualcosa quando nemmeno ce
n'è l'ombra, nè l'idea di alcuno, nè la possibilità calcolata nè intravista, da qualcuno. E'
la Vita che, incredibilmente, crea qualcosa che nemmeno si intravedeva,
sul tavolo verde. E' la Vita che decide di accompagnarti, anche quando non lo vuoi, non ci pensi, non te ne importa una mazza e t'impunti sulle tue idee e decisioni! E
t'invita a puntare proprio quando non lo faresti mai, quando, guardando
le carte che hai in mano non ti sembra di avere niente di particolare
in mano per cui giocarsi tutto, proprio quando sembra di non avere
la forza di sostenere un all-in, scoprendo però che quel poco,
incredibilmente, diviene qualcosa!
E la Vita t'insegna così che ti porta al limite, all'estremo o
meglio, che desidera condurti fino al punto che tu debba, per forza,
abbandonarti a Lei! Sembra che lo faccia con cattiveria, con forza e
violenza - perchè in realtà essa si muove senza la nostra volontà o
richiesta! - ma alla fine viene fuori che quelle carte strane, uscite
una dopo l'altra senza destare niente di grande nè di buono sotto, in
realtà erano la mano perfetta che mai si sarebbe sognato, desiderato,
chiesto ed immaginato! Chiederla sarebbe sembrato qualcosa di troppo
grande perchè effettivamente, per come stavano andando le cose, la
realtà parlava forte e chiaro che "quelle possibilità non c'erano non
esistevano", erano inimmaginabili.
E quella mano incredibile ci salva!
Letteralmente ci salva da tutte le nostre brutte giocate, dai nostri
limiti, dalle nostre sconfitte e pure dalle nostre vittorie meritate sul
campo: che anche quelle alla fine è forse meglio non averne perchè
ci sta che un giorno debbano pure essere pagate, risarcite, restituite
indietro.
Così la Vita non permette che vengano attribuiti a noi falsi meriti di
cui certo ci vanteremo vanamente, no, non permette nemmeno questo e
rende giustizia prendendosi i suoi giusti meriti ed uscendo allo
scoperto proprio quando nessuno se l'aspettava pretendendo un posto
importante al tavolo verde, accanto a noi per tutte le prossime partite! (dal Web)
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