Tutti a caccia della dea bendata. Tanto da portare al tavolo verde,
accanto alle fiches, amuleti, cornetti, ferri di cavallo e fantocci. A
renderlo noto è un’indagine che ha rivelato come il 68% dei giocatori abbia
un proprio portafortuna.
L’82% di coloro che giocano alla roulette, blackjack, poker, slot
machine afferma poi di credere che la fortuna possa influenzare molto la
riuscita di una partita.
“Anche i più scettici, nel momento in cui partecipano ad un gioco
elettrizzante come quello del poker o della roulette si lasciano
prendere dall’emotività. E’ vero che non bisogna essere schiavi della
superstizione, perché questi giochi si basano comunque sulla logica e
sulle probabilità, però pensare di poter essere più sicuri con accanto
il proprio portafortuna stimola la fiducia e può aiutare la riuscita del
gioco” .
Ma quali sono le maggiori accortezze dei giocatori superstiziosi?
Alcuni pokeristi sono convinti che la posizione del tavolo possa
influenzare la propria vittoria, altri invece si lasciano condizionare
dal modo in cui vengono distribuite le carte. E’ bene, secondo i più
accorti, evitare di raccogliere le carte prima che il mazziere le abbia
distribuite a tutti, non lasciarle cadere a terra, né raccoglierle con
la mano sinistra.
Oltre ai classici amuleti, come coccinelle, cornetti e ferri di
cavallo, molti appassionati del gioco ritengono che anche il look possa
essere d’aiuto. Molti players tendono a mantenere lo stesso taglio di
capelli, a non tagliare la barba in occasione di una giocata importante e
ad indossare sempre la stessa maglietta.
“Spesso si pensa che la scaramanzia riguardi solo i giocatori meno
competenti che, per la poca esperienza, affidano i motivi dei propri
insuccessi alla fortuna, anziché ad un’errata strategia di gioco. In
realtà anche i più noti professionisti sono convinti che scongiuri e
portafortuna possano essere d’aiuto”.
Tra i giocatori di fama internazionale, ad esempio, Greg Raymer
nasconde le carte con dei fossili, Doyle Brunson, pur dichiarandosi un
non superstizioso, porta con sé il fantasmino Casper, mentre John Chan
si affida ai “magici favori” di un’arancia.
“Anche i più bravi giocatori sperano di avere la fortuna dalla
propria parte. Pensare di controllare qualcosa di incontrollabile, rende
più forti e sicuri. Questo può aiutare durante la partita, ma è
imprescindibile dall’abilità, dalla logica e dal calcolo” (Web)


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