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martedì 9 dicembre 2014

***** Gatta dei miei stivali *****

(fonte:http://dillochetipassa.wordpress.com/page/2/)
catwoman
Cara gatta dei miei stivali, o forse dovrei dire delle mie "décolleté" (ti si addicono molto di più), passi e spassi nelle segrete dei miei sogni a ricordarmi costantemente quanto tu sia eccitante nel tuo corpicino flessuoso dalle sinuose movenze ondulatorie e sussultorie. È innegabile: gatte ci si nasce, e per quanti sforzi noi comuni koala da compagnia facciamo per acquisirne il sex appeal, non c’è storia! Rassegnamoci: barilotti siamo e barilotti resteremo! Inutile arrovellarsi il cervello nel tentativo di sfoggiare il migliore dei nostri sguardi da calendario “Desperate housewives”, la partita è persa in partenza: nemmeno Diego della Palma in persona potrebbe far nulla contro gli occhioni stile TiIpnotizzoConUnBattitoDiCiglia delle catwomen da urlo.
Citando il grande filosofo felino Garfield, un gatto non chiede, prende, e allora una gatta non flirta, conquista! Nasce ad uopo: taglia 40 al massimo, solo nel periodo premestruale, quando tutte noi altre sembriamo mongolfiere pronte al decollo, gambe infinite con memoria espandibile tramite congegni per noi inaccessibili, quali tacco 20 cm e plateau di 5, vitino da vespa reduce da una gara all’ultimo battito d’ali di hula hop, corrispondente su per giù al nostro giro cosce, e curve al di là di ogni legge della fisica, immuni alla forza gravitazionale: sedere sodo e seno naturalmente push up. Spettacoli della natura, effigi sacre della dea Venere, icone da idolatrare per l’universo maschile, modelli irraggiungibili per noi donne della porta accanto … peccato che a quella porta non bussi nessuno!
La nostra invidia trapela da ogni poro, da ogni sguardo infuocato, nel momento in cui una di queste stangone da paura ci passa accanto, eclissando la nostra già debole aurea femminile, costruita a fatica durante un’interminabile seduta in bagno, conclusasi, dopo innumerevoli prove trucco e vestito, con una passabile e pericolante accettazione di sé, troppo fragile, però, per affrontare la vichinga NonMeLaTiroPerchéConTeÉComeSparareSullaCroceRossa.
Inutile mentire: vorremmo ucciderle tutte, fare strage di tutte le taglie 38 e 40 esistenti sul pianeta, non senza prima averle trasformate in paffuti Omini Michelin! È il naturale istinto di sopravvivenza, di conservazione della specie, nel nostro caso della categoria DonneDallaTaglia44InSu, quegli strani esseri posti nel limbo eterno delle “grassottelle ma non troppo”, delle “donne in carne”, delle fanciulle in equilibrio precario tra l’essere in forma e il non esserlo più, ma poi chi è che decide questa forma? Chi sa o pretende di sapere quale sia il fisico perfetto, risultato di una vita di costante Ramadam fisico e psicologico?
Forse un giorno abdicheremo ai pigiamoni e alle ballerine, forse prima o poi appenderemo al chiodo tute e sneakers, nel frattempo Le Gatte con gli Stivali le lasciamo al mondo delle fiabe maschili, quello in cui strafighe così hanno occhi anche per i comuni mortali … perché saremo anche meticci paffuti, ma al vostro risveglio è noi che troverete a tenervi la mano!     

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