Una ricerca della psicologia sociale
suggerisce il contrario: le persone rispondono in modo più positivo
quando qualcuno si presenta come “degno di fiducia”, invece che soltanto
sicuro di se stesso.
Le domande curiose e interessanti
diventano allora: “Come si fa a fare una buona prima impressione?” e,
soprattutto, “Come si formano le “prime impressioni”?
Di solito, quando incontriamo qualcuno o
un gruppo di persone per la prima volta, valutiamo due aspetti: il
primo è il livello di AFFIDABILITA’ della persona, mentre il secondo è
quello della COMPETENZA. E questo lo facciamo entro pochi secondi, più o
meno coscientemente.
La buona notizia è che si può imparare a fare “per primi” una buona impressione.
Vediamo come funziona.
Quando si forma la prima impressione
nella nostra mente, in realtà non è mai “un’unica” impressione. In modo
istintivo giudichiamo la persona e ricerchiamo, attraverso i segnali del
viso e del corpo, tutti quegli indicatori che possano farci sentire al
sicuro e che ci confermino di non trovarci di fronte ad una potenziale
minaccia.
La nostra mente cerca le risposte alle domande: “Quali sono le reali intenzioni che questa persona ha verso di me?”; “sarà amico o nemico?“; “Quant’è forte e competente questa persona?”
Queste due domande rappresentano la base
per formazione della “prima impressione”, ne sono responsabili per l’80
e il 90%, e sono uguali in tutte le culture.
Curiosamente pensiamo che per fare una
buona impressione dobbiamo dimostrarci forti e dominanti: in realtà
questa è la strada migliore per far chiudere le persone, o farle mettere
sulla difensiva, o peggio ancora, farle sentire minacciate.
In realtà quando incontriamo nuove
persone, quello che realmente vogliamo è “sentirci al sicuro”; ciò che
deve emergere quindi è l’aspetto della FIDUCIA, con un pizzico di
sicurezza in se stessi, tenendo conto che l’istinto (e quello che
abbiamo ereditato dai nostri antenati) è quello di valutare l’eventuale
pericolo.
Quindi,
per cominciare con il piede giusto, mettiamo subito in evidenza la
nostra vera natura. La gente ha bisogno di sentirti al sicuro e deve
avere fiducia in voi, e questo avviene se “sente” che di fronte ha una
persona vera, disinvolta, sicura di sé, affidabile e degna di fiducia.
Insomma, una persona naturale e non costruita. In questo modo ci sarà
una maggiore propensione affinché le persone si fidino di voi.
Tra le tante cose che si possono fare per aumentare le probabilità di una buona prima impressione, eccone due molto semplici:
1. Lascia parlare per prima l’altra persona.
Metti il tuo interlocutore in primo piano.
E questo è possibile semplicemente facendo loro una domanda.
Molte persone fanno l’errore,
soprattutto nei contesti di lavoro, di pensare che tutta la
conversazione sia un negoziato continuo, dal primo momento in cui ci si
incontra fino a quando ci si saluta. Pensano: “Io devo essere in primo
piano, in modo che possa controllare ciò che accade e guidare la
conversazione.”
Il problema è che con questo
atteggiamento non si riesce a trasmettere calore, che è davvero la
miglior cosa da fare per far sentire gli altri compresi! La gente ama
sentirsi compresa, e quando riusciamo a farlo, consentiamo loro di
aprirsi completamente.
La fiducia si stabilisce inoltre
attraverso la raccolta di informazioni sugli interessi dell’altra
persona. A mano a mano che si chiacchiera, avviene uno scambio, e questo
aiuta le persone a condividere informazioni su se stesse.
Le ricerche dimostrano in modo
inequivocabile che cinque minuti di chiacchiere prima di un negoziato
aumenta la quantità di valore scambiato nella negoziazione.
La cosa divertente è che più
chiacchieriamo, più aumenta la fiducia, e più aumenta la fiducia più
aumenta la capacità di negoziare o “semplicemente” di comunicare e
persuadere.
Quindi attenti a non considerare le chiacchiere una perdita di tempo, perché potreste perdervi un bel po’ di occasioni!
Ovvio che mostrare sicurezza in se
stessi aiuta, ma attenzione a non essere “dominanti“ dimenticando il
rapporto di fiducia e il calore umano. Siate asseritivi, sicuri di voi
ma senza dominare gli altri e soprattutto rispettando l’altrui opinione.
Non si è un leader solo se si è forti.
Come si fa a essere un buon leader se le
persone che dovrebbero seguirvi non si sentono comprese? Come potrebbe
essere possibile?
Si può governare attraverso la paura? Certo che si può! Ma non dura molto.
Le persone si aprono e ricevono il
messaggio che vuoi trasmettere solo se si fidano. E la fiducia è il
condotto perfetto attraverso il quale viaggiano le idee e la crescita. (fonte:http://www.linguaggiodelcorpo.com/)
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