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domenica 28 maggio 2017

Poker: Omaha **____**


Il poker Omaha deriva dal Texas Hold’em; ha quasi tutte le regole in comune per cui gli somiglia moltissimo (nel caso di qualche dimenticanza, consiglio ai novizi di ripassare le regole del poker Texas ).
Le uniche differenze che ci sono nell’Omaha rispetto al Texas sono due:
1) le carte personali sono quattro e non due;
2) il giocatore deve obbligatoriamente usare 2 delle sue 4 carte personali per realizzare la migliore combinazione possibile assieme a 3 di quelle scoperte.
Quindi ricapitolando abbiamo che:
dopo il posizionamento del piccolo e grande buio il mazziere distribuisce 4 carte coperte a testa, una per volta e a partire dalla sua sinistra;
dopo un primo giro di puntate, il dealer scarta la prima carta del mazzo e scopre sul tavolo le tre carte del flop;
segue un altro giro di puntate e il mazziere scopre un’altra carta col turn, dopo aver scartato la prima carta del mazzo.
Si punta e quindi il dealer scarta la prima carta del mazzo per poi girare un’altra carta, il river.
A questo punto c’è il giro finale di puntate.
Solitamente nell’Omaha vince la mano chi ha la combinazione migliore; comunque sia online che live si può trovare anche la variante Omaha High/Low (Hi/Lo) dove il piatto viene spartito a metà tra chi ha la combinazione più alta e chi ce l’ha più bassa. Nelle varie poker room online sempre più spesso si incontrano tavoli da gioco dedicati all’Omaha Hi-Lo, una variante dell’Omaha che sembra riscuotere grande successo tra i giocatori.


La differenza rispetto all’Omaha Hi è che qui si gioca per la più alta combinazione possibile ma anche per la più bassa. Per questa ragione è evidente che le differenze in fatto di strategie tra le due differenti versioni sono tante e per certi versi sono anche immediatamente evidenti.
La più lampante è quella che in un tavolo Hi-Lo si vince con due tipi di combinazioni diverse, quindi dal punto di vista strategico ci sono alcune buone combinazioni di mani con le quali è meglio restare in gioco, mentre altre con le quali è opportuno rinunciare.
Uno tra i consigli più seguiti per giocare ad Omaha Hi-Lo è quello di attuare un gioco sicuramente “tight”, ovvero considerare come giocabili solo un ristretto numero di mani. Essere pronti al Fold, soprattutto in fase preflop, può essere utile per evitare molti danni, anche se alcuni ritengono che se non ci sono stati grandi rilanci e puntate prima del flop si può tentare il gioco anche con una combinazione non proprio favorita. Tra le mani migliori si segnalano A-2, A-3, ed anche 2-3 e 3-4, che possono essere accompagnate da due carte utili a concorrere al pot alto nel caso in cui al flop non ci siano grandi rivoluzioni nel gioco.
Un’altra tecnica che può aiutare a fare buone vincite e a non perdere inutilmente le chips dello stack è quella di non tentare il Lo dopo il flop se non quando si hanno già in mano quattro carte valide per conquistarlo. Evitare insomma di tentare il Lo sperando che escano le carte giuste al turn ed al river.
Quando si hanno le combinazioni migliori, come A-2 per esempio, il consiglio è quello di evitare di rilanciare subito, perché così gli avversari si allertano. Meglio restare in gioco ma non dare alcun segnale di forza, lasciando così che il piatto aumenti.
In generale, come regola di base il giocatore di Omaha Hi-Lo tiene una condotta di gioco che punta ad ottenere la più alta combinazione possibile, ma che non rinuncia a gettare un occhio a quanto accade nel piatto Lo.
Da tener presente che rispetto al più noto e praticato Texas Hold’em, l’Omaha è un gioco in cui tutto si risolve nelle primissime fasi della partita. Insomma è molto più raro avere grandi stravolgimenti al turn o al river, o almeno è molto più difficile che questi riescano.
Calcolo degli odds e valutazione attenta delle probabilità che esca la combinazione giusta (gli outs in termine tecnico, cioè quelle carte che uscendo confermano o migliorano ulteriormente il punteggio della nostra mano) sono le strategie che rendono un giocatore di Omaha Hi-Lo davvero imbattibile. Questo significa che un gioco avventato può premiare molto più facilmente nel Hold’em, mentre sul lungo periodo ha poche probabilità di riuscita se si sta giocando ad Omaha: in questa particolare disciplina è ancora più fondamentale il calcolo. (PokerFull.it)

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