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domenica 29 agosto 2021

Poker: Dead Man’s Hand, la “mano del morto”


Chi gioca a poker, tradizionale o Texas Hold’em che sia, certamente avrà sentito parlare della famosa Dead Man’s Hand, la “mano del morto” composta da Asso e 8. Ma da dove nasce la leggenda?
Pare che verso la fine dell’Ottocento, nel lontano Far West, un certo Bill Hickock venne ucciso proprio mentre giocava a poker in un saloon con doppia coppia di Assi e 8. L’identità della quinta carta rimane un mistero insoluto, come in ogni leggenda che si rispetti esistono numerose versioni di questo particolare e cambiano di casinò in casinò.
La Dead Man’s Hand diventò famosa quando si iniziò ad usarla in diversi film western: il più celebre in cui compare la doppia coppia di Assi e 8 è “The man who shot Liberty Valace”, in cui il protagonista muore subito dopo aver giocato una partita a poker. Pare che la morale sia: quando abbiamo questa mano, meglio passare e aspettare il giro successivo…

Wild Bill Hickok, soprannome di James Butler Hickok (Troy Grove, 27 maggio 1837 – Deadwood, 2 agosto 1876), è stato un pistolero statunitense. Secondo la leggenda, Wild Bill Hickok è stato ucciso a colpi di pistola durante una partita a poker a Deadwood, South Dakota, e la mano che aveva in quel momento era una doppia coppia, assi neri e otto neri. La quinta carta non è nota.

Al pari di Buffalo Bill e Calamity Jane, è stato un personaggio realmente esistito del Far West: fu reso leggendario dalla sua fama di pistolero infallibile prima dai racconti orali e dai resoconti giornalistici delle sue imprese, poi da un libro (del 1871, che lo dava già morto eroicamente) e quindi dal cinema e dalla televisione.

Dopo aver trascorso la giovinezza nelle fattorie del luogo di nascita, nel 1856 si trasferisce nelle campagne del Kansas, dove partecipa a movimenti antischiavisti. Lavora poi come conduttore di carri da trasporto.

Nel 1859 si unisce alla compagnia dei Pony Express, ma l'anno dopo un orso lo ferisce gravemente: viene inviato a Rock Creek, una stazione di diligenze nei pressi dell'attuale Endicott (Nebraska), per trascorrere il periodo di degenza e a lavorare come stalliere.

Nel 1861, quando è ancora a Rock Creek, in uno scontro a fuoco uccide Dave McCanles, capo di una banda di fuorilegge. Il racconto, probabilmente esagerato, di questo scontro dà inizio alla sua fama.



Nel corso della guerra di secessione americana, Hickok lavora come conduttore di carri da trasporto e come scout ("esploratore") per l'esercito dell'Unione. Dopo la guerra è ancora scout dell'esercito e copre incarichi di U.S. Town Marshall, carica equivalente a quella di un sovrintendente degli sceriffi delle varie città dell'ovest, ancora in via di conquista.

Diventa così famoso come sceriffo (marshall) di Hays City e di Abilene, nel Kansas, dove i suoi metodi energici e la sua abilità di tiratore gli consentono di far prevalere il rispetto della legge. Nel frattempo acquisisce anche la fama di abile giocatore d'azzardo.

IL FINALE DELLA STORIA - Il punto esatto in cui si trovava il Saloon No. 10 -
Hickok ebbe una breve conversazione al bancone con Harry Young, prima di accomodarsi. Fu l’ultimo a sedersi e l’unica sedia rimasta libera dava le spalle alla porta posteriore.

Hickok, che per precauzione sedeva sempre con le spalle al muro, domandò a Charles Rich di scambiarsi di posto. Rich sorrise, prendendo in giro Hickok insieme agli altri, e restò al suo posto.
Un vagabondo del posto, tale Jack McCall, entrò nel salone inosservato, era conosciuto, di tanto in tanto faceva qualche lavoretto nel locale.

McCall iniziò a muoversi piuttosto casualmente, andò poi verso la porta posteriore, dietro la sedia di Hickok. Una volta là, si fermò e guardò il gioco per alcuni minuti. Hickok e Massie stavano discutendo sull’abitudine del capitano di allungare lo sguardo sugli scarti degli avversari. Gli altri giocatori erano concentrati sulle loro carte.

Nessuno stava facendo attenzione a McCall.

Jack McCall

Improvvisamente nel locale si udì un fragore forte, McCall aveva tirato fuori dalla tasca del suo soprabito un revolver di calibro 45 ed aveva sparato a Hickok colpendolo alla testa da meno di un metro di distanza.

Hickok rimase sospeso per un momento, come se il tempo si fosse fermato, poi si riversò all’indietro e le carte che teneva in mano caddero sul pavimento. Quella mano, che comprendeva un paio di assi ed un paio di otto, diventò famosa come “la mano del morto”.

Il movente per il quale McCall uccise Wild Bill Hickok è sconosciuto. Esistono solo alcune congetture. C’è chi dice che fu assoldato dai cosiddetti cospiratori di Deadwood, che volevano Hickok morto. Altri sostengono che McCall voleva semplicemente vendicarsi di aver perso 110$ il giorno prima in una partita a poker proprio con Wild Bill.

La "mano del morto"
Dal 1872 al 1874 prende parte allo spettacolo sul Selvaggio West organizzato da Buffalo Bill nello stato di New York. Nel 1876 si sposa e successivamente si reca nei campi auriferi delle Black Hills nel Territorio del Dakota, probabilmente per esercitare il gioco d'azzardo.

Risiede a Deadwood dove, a quanto risulta, fa una breve conoscenza con Calamity Jane. Qui, ad un tavolo da poker del saloon Nuttal & Mann's, Hickok trova la morte, ucciso da John "Naso Rotto Jack" McCall, un avventore che al processo riferì di aver voluto vendicare la morte del fratello. Al momento della sua uccisione, Wild Bill ha in mano una coppia di otto e una di assi, di fiori e picche. Questa combinazione diverrà successivamente, appunto nel suo nome, la "mano del morto". Hickok stesso, nel 1979, è entrato nel Poker Hall of Fame.

John McCall, dopo essere stato dichiarato non colpevole da una giuria non del tutto onesta, lascia Deadwood. Successivamente viene riprocessato, senza applicare il principio ne bis in idem, poiché l'assassinio è stato commesso in un territorio non ancora statunitense, ma appartenente a una riserva indiana.

Il secondo processo si tiene a Yankton: McCall viene riconosciuto colpevole di omicidio premeditato. Secondo Leander P. Richardson, al processo si rende manifesto come McCall fosse un assassino prezzolato.

McCall fu impiccato il 1º marzo 1877 e sepolto, malgrado il suo omicidio premeditato, nel cimitero cattolico.(dal Web)

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