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domenica 10 marzo 2013

Poker : Posizione e mani

Andiamo ora ad analizzare un argomento molto importante del poker che viene spesso trascurato dai principianti del gioco: la posizione al tavolo e, di conseguenza, la forza delle mani al tavolo da poker.
Lo affronteremo parlando di Texas Hold’em ma si tratta di ragionamenti che possono essere ritenuti validi per tutte le varianti del gioco.
Iniziamo dando alcune definizioni delle varie posizioni al tavolo immaginando una partita a 9 persone.
Sappiamo già (avendo letto le regole del gioco) che ci sarà un giocatore a rappresentare il piccolo buio ed un altro giocatore come grande buio.
Il giocatore seduto alla loro destra sarà il cosiddetto Mazziere o Dealer. Il giocatore che precede quest’ultimo sarà definito in posizione di Cut-Off, mentre il giocatore che sta alla sinistra del grande buio sarà chiamato in posizione Under the Gun (UTG). Lo schema seguente di un tavolo di gioco tipico dovrebbe contribuire significativamente a chiarire le posizioni.
Fatta questa doverosa introduzione proviamo a fare una domanda: in una partita a 9 persone una mano come Asso e Jack Off (ovvero di semi diversi) è una mano di partenza forte o debole? La risposta che daranno quasi tutti i giocatori che si sono appena avvicinati al poker sarà la prima, ovvero una mano forte. Qualunque giocatore navigato non potrà che rispondere “in che posizione riceverò le due carte?”.
Andiamo a spiegare il perchè direttamente con un esempio.
Pensiamo di essere sul bottone a giocare e che tutti gli avversari prima di noi abbiano foldato la propria mano. In questa situazione le due carte a nostra disposizione assumono un grande valore in quanto ci sono solamente due giocatori che dovranno parlare dopo di noi e le probabilità che la nostra mano sia la migliore rimasta in gioco sono sicuramente maggiori rispetto a quando, prima che iniziasse il giro, dovevano fare la propria puntata ancora 8 players.
In questa situazione una mossa standard sarebbe quindi quella di rilanciare 3 volte l’importo del grande buio. Se i due giocatori che seguono dovessero foldare la propria mano incasseremo piccolo e grande buio (ottimo nelle fasi avanzate di un torneo), mentre se dovessero vedere la chiamata ci troveremo dopo il flop a dover “parlare” per ultimi e quindi con il vantaggio di conoscere le prime tre carte comuni e le puntate di chi è rimasto in gioco.
Nel caso in cui uno dei due giocatori dovesse invece rilanciare dopo la nostra puntata dovremo invece iniziare a fare ragionamenti un po’ più complessi per capire quale sia la decisione migliore da prendere, ma ne parleremo in un altro articolo. E’ quindi da notare come solo nell’ultimo caso, quello di un rilancio, ci troveremo a dover effettuare una scelta difficile senza arrivare a vedere il flop. Negli altri casi potremo invece proseguire la mano conoscendo le mosse dell’avversario.
Prendiamo in esame invece la stessa mano ma immaginiamo di essere in posizione UTG e quindi i primi a parlare.
E’ facile capire come in questo caso, con 8 giocatori che devono ancora fare la propria mossa, sia tutto molto più difficile.
Se dovessimo fare call rischieremmo di trovarci coinvolti in un piatto in cui sono presenti molti giocatori, con tutte le problematiche che questo comporta. Facendo bet ci sarà però la possibilità che qualcuno faccia un ulteriore rilancio, costringendoci quindi a foldare la nostra mano perchè per fare un reraise dopo una puntata fatta dal giocatore UTG il giocatore in questione avrà molto probabilmente una mano migliore della nostra.
Si vede quindi come la stessa mano allo stesso tavolo debba essere giocata in modi diversi.
Persino una coppia d’assi in “early position”, ovvero in una delle prime posizioni al tavolo, è più difficile da giocare che in “late position”, ovvero in una delle ultime posizioni al tavolo.
Infatti chiamando solamente rischieremo di far entrare in gioco parecchi avversari e di ridurre così la forza della nostra mano (perchè con più giocatori ci sono più possibilità che qualcuno chiuda qualche scala, tris, colore etc. che batteranno la nostra coppia). Rilanciando in maniera decisa rischieremo di far foldare tutti gli avversari, che interpreteranno il nostro raise come un segno di grande forza. In questo modo non avremo massimizzato il valore della nostra mano.
Dal bottone o dal cut-off invece un raise potrebbe essere interpretato come tentativo di rubare i bui e giocatori con mani di valore inferiore potrebbero addirittura rilanciare o andare all-in.
Una cosa da tenere sempre presente è che si tratta comunque solo di consigli di condotta generali, dato che la differenza la fa l’osservazione degli avversari e delle loro abitudini. Contro il rilancio di un giocatore “loose agressive”, ovvero che entra in ogni piatto, ci dovremo comportare in maniera diversa rispetto ad un “tight” che gioca solo una mano ogni 10.

Un altro fattore assolutamente determinante è quello che riguarda le carte in nostro possesso.
David Sklansky nel famoso libro “Hold’em Poker for Advanced Players” ha diviso le mani di partenza nelle seguenti categorie, ordinate in maniera decrescente in base alla loro forza (la “s” indica che le due carte devono essere dello stesso seme):
1 – AA, AKs, KK, QQ, JJ
2 – AK, AQs, AJs, KQs, TT
3 – AQ, ATs, KJs, QJs, JTs, 99
4 – AJ, KQ, KTs, QTs, J9s, T9s, 98s, 88
5 – A9s…A2s, KJ, QJ, JT, Q9s, T8s, 97s, 87s, 77, 76s, 66
6 – AT, KT, QT, J8s, 86s, 75s, 65s, 55, 54s
7 – K9s…K2s, J9, T9, 98, 64s, 53s, 44, 43s, 33, 22
8 – A9, K9, Q9, J8, J7s, T8, 96s, 87, 85s, 76, 74s, 65, 54, 42s, 32s
Questo può aiutare chi si sta avvicinando al gioco a effettuare una prima suddivisione per cercare di orientarsi e capire quando è il caso di giocare o quando di passare la propria mano senza nemmeno vedere il flop.
Ogni mano ha poi una certa probabilità di vittoria, vediamo alcuni esempi:
COPPIA Vs COPPIA DI VALORE INFERIORE
Es.: K – K contro 6 – 6
K – K vincerà l’80% delle volte e perderà nel 20% dei casi
COPPIA Vs DUE CARTE DELLO STESSO SEME CONSECUTIVE INFERIORI
Es.: Q – Q contro 7-8 di quadri
Q – Q vincerà il 77% delle volte e perderà nel 23% dei casi
COPPIA Vs DUE CARTE DELLO STESSO SEME CONSECUTIVE SUPERIORI
Es.: 10 – 10 contro K – Q di fiori
10 – 10 vincerà il 51% delle volte e perderà nel 49% dei casi
COPPIA Vs DUE CARTE DI SEMI DIVERSI CONSECUTIVE SUPERIORI
Es.: 10 – 10 contro K – Q di semi diversi
10 – 10 vincerà il 54% delle volte e perderà nel 46% dei casi
COPPIA Vs DUE CARTE DELLO STESSO SEME UNA SUPERIORE E UNA INFERIORE
Es.: J – J  contro A – 3 di cuori
J – J vincerà il 67% delle volte e perderà nel 33% dei casi
COPPIA Vs DUE CARTE DI SEMI DIVERSI CONSECUTIVE SUPERIORI
Es.: 8 – 8 contro K – Q di semi diversi
8 – 8 vincerà il 54% delle volte e perderà nel 46% dei casi
DUE CARTE DELLO STESSO SEME CONSECUTIVE VS DUE CARTE A DELLO STESSO SEME CONSECUTIVE INFERIORI
Es.: J – 10 di picche contro 5 – 6 di fiori
J – 10 vincerà il 63% delle volte e perderà nel 37% dei casi
DUE CARTE Vs DUE DI VALORE INTERMEDIO
Es.: A – 4 contro J – 7
A  – 4 vincerà il 58% delle volte e perderà nel 42% dei casi
DUE CARTE Vs  DUE CARTE DELLO STESSO SEME CONSECUTIVE DI VALORE INTERMEDIO
Es: A – 2 contro 7-6 a picche
A – 2 vincerà il 50% delle volte e perderà nel 50% dei casi
CARTE “DOMINATE”
Es.: A – K contro A – Q
A – K vincerà il 74% delle volte e perderà nel 26% dei casi
DUE CARTE ALTE Vs DUE CARTE BASSE
Esempio: Q – 10 contro 6 – 4
Q  – 10 vincerà il 64% delle volte e perderà nel 36% dei casi
DUE CARTE VS DUE CARTE DI VALORE INTERMEDIO E INFERIORE
Es.: J – 7 contro 9 – 2
J – 7  vincerà il 63% delle volte e perderà nel 37% dei casi
Questo ci porta a due considerazioni:
1 – I dati e le percentuali appena esposti si riferiscono a sfide uno contro uno. Nel caso la nostra mano si dovesse scontrare con più di un giocatore le probabilità di vittoria diminuiranno in maniera inversamente proporzionale al numero di giocatori coinvolti.
Questo significa che quando riceverete la tanto attesa coppia d’assi in un torneo dovrete comunque fare un rilancio per evitare il rischio che entrino troppi giocatori nel piatto. Se AA vince contro una mano casuale circa nell’85% dei casi in un tavolo da 10 giocatori e supponendo che tutti decidano di entrare in gioco AA sarà ancora la mano con più possibilità di vittoria, ma queste saranno scese al 35%, meno della metà.
Fare slowplay rischia quindi di farci perdere tutte le nostre fiches!
2 – Se KK batte 66 nell’80% dei casi vuol dire che nel 20% delle volte perderà. Non si tratta quindi di un evento impossibile e quando capiterà non dovrete pensare che la poker room sia truccata o cose simili. Semplicemente si è verificato un evento che aveva il 20% di possibilità di accadere.
In particolare le percentuali indicate sono riferite ad un numero consistente di mani e vi potrebbe quindi capitare di perdere 3 o 4 mani consecutive in cui eravate in grande vantaggio.
Se prendete una monetina e la lanciate vi potrà capitare che esca testa anche 5 volte di fila, nonostante la statistica ci dica che questo avvenimento ha solo il 50% di probabilità. Lanciate la monetina 10.000 volte e vedrete che i due avvenimenti (testa e croce) saranno molto vicini al 50% indicato dalla statistica.
Ricordate sempre quindi qual è il valore della vostra mano di partenza prima di entrare in gioco e soprattutto unite questo dato a quello relativo alla posizione al tavolo. Se siete sul bottone e ci sono già stati un rilancio ed un controrilancio probabilmente il vostro K – Q di quadri non è una mano così forte come poteva sembrarvi fino a poco prima.
Se siete di grande buio con A – A e prima di voi in 5 hanno “limpato” (mettendo quindi l’importo necessario ad entrare in gioco senza però rilanciare) è sicuramente il caso di fare un bel rilancio (2,5/3 volte il piatto) per fare un po’ di selezione e ridare alla vostra mano più del 50% di possibilità di vittoria.GL a tutti (dal Web)

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