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martedì 4 giugno 2013

Poker fumo e... sigarette elettroniche

Poker e fumo. Esiste una correlazione tra le due cose? Si può parlare in entrambi casi di due vizi, di due passioni, addirittura anche di due stili di vita. Ma il connubio tra le sigarette e le carte esiste o è solo l’immagine di tanti film retrò che rimane nei nostri ricordi e nell’immaginario collettivo?
Sicuramente l’immagine della sala da gioco pubblica annebbiata dal fumo di sigaretta è solo un vecchio ricordo, ma quando ci si riunisce tra amici a giocare per diletto è immancabile che al tavolo qualcuno accenda la sua sigaretta e cosparga l’ambiente di quell’aria cupa e pesante, tipica dei film americani.
Ma perché siamo più propensi a fumare quando abbiamo le carte in mano? Sicuramente l’ansia e lo stress sono due fattori che incidono attivamente nel far accendere la sigaretta, sia quando si gioca tra amici per puro divertimento ma anche quando si è da soli davanti al poker online. E’ una forma di sollievo, un modo per riprendere concentrazione e raccogliere i propri pensieri, quasi come se ogni boccata di fumo ci desse la carica per affrontare “la mano successiva”.  D’altronde la nicotina contenuta nelle nostre sigarette agisce direttamente sul nostro cervello aumentando la produzione di endorfine – sostanze che alleviano lo stress sia fisico che emotivo – e rilasciando dopamina, un neurotrasmettitore che porta sensazioni di piacere e di eccitazione.
Questo non vuol dire che chi gioca e fuma diventa più forte subendo una sorta di “doping”, ma semplicemente adopera una sigaretta per alleviare il suo stato mentale alterato a differenza di un non fumatore che devia il suo stress tramite altri mezzi o sistemi.
A prescindere dal motivo per cui si fuma e dal contesto in cui ci si trova, a mio avviso,  l’importante è rispettare sempre le persone che ci circondano, chiedendo fin da subito se la nostra sigaretta li infastidirà o meno. D’altro canto, è lecito condividere la passione per le carte ma non è detto che si debba altrettanto condividere quella per il fumo.
Maggiore dipendenza della sigarette handmade
Un articolo su tantasalute.it riporta che secondo una recente ricerca condotta dalla Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda le sigarette prodotte artigianalmente sarebbero più nocive rispetto le sigarette confezionate. Secondo i ricercatori dell’università il tabacco sfuso conterrebbe maggiori quantitativi di elementi nocivi, quindi produrrebbe una maggiore dipendenza.
Non sono un ricercatore ma credo che una notizia del genere dovrebbe essere diffusa con tanto di informazioni dettagliate circa le modalità e i criteri adottati nella ricerca. Sul sito dal quale ho attinto la notizia, l’autore (o forse la sua fonte) sottolineano che il danno è dovuto in particolar modo all’assenza del filtro nelle sigarette fatte manualmente. Senza dubbio il filtro è il primo componente a diminuire la percentuale di sostanze nocive aspirate tant’è che oggi “penso” siano pochissimi i consumatori a non farne uso. Ma per quanto riguarda la maggiore nocività delle sigaretta rollate rispetto quelle confezionate nutro grandi dubbi. Quelle confezionate subiscono delle lavorazioni in più rispetto il tabacco sfuso, dovrebbero essere quindi più “sintetiche” e di conseguenza più nocive! La questione resta momentaneamente irrisolta, ma continuerò a cercare ulteriori notizie.
La sigaretta elettronica

è un ottimo metodo per non smettere di fumare!
Infatti è stata concepita per essere un efficace strumento per “fumare” ma senza avvelenarsi con le oltre 4.800 sostanze presenti nel fumo della sigaretta tradizionale, molte delle quali certamente cancerogene.
La sigaretta elettronica nasce quindi come un oggetto pensato soprattutto per tutti i fumatori che desiderano sostituire la sigaretta tradizionale con un oggetto molto simile ma non altrettanto dannoso, senza rinunciare al piacere e di “fumare” poiché riproduce ciò che il fumatore cerca: il gesto, il momento di pausa, l’aroma e il sapore avvertiti nella bocca e nel naso, la sensazione di riempimento dei polmoni provocata dal fumo, la produzione e l’emissione della “nuvoletta”, il colpo in gola, la nicotina (che può essere più o meno presente o anche assente a piacere del consumatore), ma senza combustione, infatti non fa altro che scaldare un liquido, composto da glicole propilenico e glicerina vegetale, entrambi innocui, fino a farlo diventare vapore.
SALUTE
Uno studio del National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion ha stabilito che il fumo di sigaretta contiene oltre 4800 sostanze chimiche diverse, di cui 69 cancerogene.
Nonostante tutti già conoscano le conseguenze che il fumo di sigaretta provoca per la nostra salute, nonostante le varie scritte intimidatorie stampate a caratteri cubitali su ogni singolo pacchetto, a dispetto di ogni avvertenza, purtroppo ancora oggi si diventa dipendenti della sigaretta tradizionale, rendendo spesso vani i vari tentativi di smettere.
Con queste premesse la sigaretta elettronica diventa un compromesso perfetto poiché permette di continuare a “fumare” ma senza più intossicarsi!
I vantaggi della sigaretta elettronica sono ormai riconosciuti a livello internazionale e i benefici che il passaggio dal fumo tradizionale a quello elettronico comporta nella salute del fumatore sono straordinari e scientificamente provati.
La differenza sostanziale tra la sigaretta e la sigaretta elettronica è la combustione.
Nella sigaretta tradizionale, infatti, per effetto della combustione, si moltiplicano le sostanze dannose per l’organismo, tra cui il catrame, inoltre si raggiungono temperature che si aggirano attorno agli 880°C, contro i 50°C-150°C del vapore prodotto dalla sigaretta elettronica.
Elenchiamo alcuni degli agenti tossici sviluppati durante la combustione della sigaretta: gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, l’ammoniaca, la formaldeide, l’acroleina, l’acetaldeide, l’acido cianidrico, la nicotina e altri alcaloidi, il cadmio, il nickel, l’arsenico, l’adesivo, l’inchiostro, il piombo, i fenoli, ci sono poi gli agenti cancerogeni quali le nitrosammine, le ammine, la formaldeide, gli idrocarburi aromatici policiclici, i composti radioattivi (polonio 210 e radon) e i benzeni. Tutte queste sostanze tossiche e cancerogene che sono la causa dei più significativi danni alla salute, ad esclusione della nicotina (che può comunque non essere presente se il consumatore lo desidera), sono invece assenti nella sigaretta elettronica.
Inoltre, non essendovi combustione durante il suo utilizzo, la sigaretta elettronica non presenta alcun rischio cancerogeno ed è questo il primo degli straordinari vantaggi salutistici che comporta passare dal fumo di sigaretta al fumo elettronico, senza dimenticare che tra gli effetti negativi generati dalla combustione c’e’ la produzione di radicali liberi, responsabili della maggior rapidità della comparsa delle rughe sulla pelle e dell’invecchiamento in generale nei fumatori. Ecco quindi un altro buon motivo per rinunciare alle bionde e passare alle sigarette elettroniche che, funzionando in assenza di combustione, producono una quantità nettamente inferiore di radicali liberi rallentando quindi il fenomeno dell’invecchiamento e preservando così non solo la salute ma anche la bellezza del fumatore.
LIAF (Lega Italiana Antifumo), in collaborazione con l’Università di Catania, ha intrapreso nel 2010 uno studio sulle sigarette elettroniche, il risultato è stato che le sigarette elettroniche non risultano tossiche.
COME FUNZIONA
La sigaretta elettronica è composta da:
L’ atomizzatore che ne rappresenta il motore, ha la funzione di riscaldare, mediante una resistenza, il liquido contenuto nella cartuccia al momento dell’aspirazione, trasformandolo in vapore.
Il vaporizzatore non si scarica, ma va comunque sostituito quando inizia a produrre meno vapore, facendo attenzione che la scarsa efficienza non sia dovuta alla batteria o al filtro scarico, normalmente un atomizzare deve durare almeno 3 mesi. I vaporizzatori MEGA, vanno utilizzati con i mega filtri e permettono una maggiore vaporizzazione.
La batteria all’interno della quale è posto un sensore che, rilevando la differenza di pressione che si verifica durante l’aspirazione, viene attivata per fornire energia all’atomizzatore.
Ci sono diversi tipi di batterie: Manuali ed Automatiche, Mega o Normali.
Le batterie automatiche funzionano come una normale sigaretta, quindi tirando viene automaticamente attivato il vaporizzatore, quella manuale invece, ha un piccolo pulsante da premere durante la tirata.
Questo permette all’atomizzatore di raggiungere subito la temperatura migliore garantendo maggior vapore ed evita accensioni accidentali della batteria, le quali non comportano alcun rischio, ma accorciano la durata della batteria.
La differenza fra le batterie MEGA e quelle NORMALI è nella lunghezza e nella durata, ovviamente le MEGA sono leggermente più lunghe ma garantiscono una durata maggiorata del 50%.
Il led posto sulla punta per simulare la luce che assume colorazioni differenti a seconda del modello.
La cartuccia o filtro imbevuta di un liquido (ricaricabile) composto da glicole propilenico, glicerolo, acqua, aromi ed eventualmente nicotina.Esistono filtri già pronti in diversi aromi e concentrazioni di nicotina, e filtri vuoti da utilizzare con i liquidi per risparmiare.In ogni caso tutti i filtri possono essere ricaricati con i liquidi, anche se quelli vuoti hanno una durata maggiore.I filtri vanno sostituiti quando sono secchi e la sigaretta elettronica non emette più vapore, oppure, in caso di utilizzo con i liquidi, quando non assorbono più liquido.I MEGA filtri, hanno una maggior capienza e vanno utilizzati esclusivamente con i MEGA vaporizzatori.

PERCHE’ USARLA: VANTAGGI
Molti fumatori rispondono in maniera poco efficace al tentativo di non fumare, è per questo che molti esperti nel campo del tabagismo trovano straordinaria l’idea della sigaretta elettronica come un’alternativa valida e sicura al fumo di tabacco.
Come si dice, “l’importante è che ci sia la salute!” quindi il vantaggio più grande della sigaretta elettronica rispetto alla tradizionale è sicuramente di natura salutistica, ma non è l’unico, poiché utilizzando una sigaretta elettronica il fumatore ha un oggetto che garantisce la gestualità, l’estetica, il piacere di fumare di una bionda ma non fa male, infatti, a differenza dei vari spray e cerotti, la sigaretta elettronica, avendo lo stesso aspetto di una sigaretta tradizionale, garantisce lo stesso appagamento al fumatore, in più è semplicissima da usare, fa risparmiare (ricaricando un filtro si ottiene una durata corrispondente a circa 6 sigarette), è di moda, non ingiallisce i denti, non produce odori sgradevoli negli ambienti chiusi e sui vestiti, non produce fumo passivo ma vapore acqueo quindi può essere utilizzata ovunque: in ufficio, in aereo, in treno, al ristorante, in discoteca, ad un tavolo da poker, in casa (anche in quelle case in cui mogli/mariti o parenti vi fanno solitamente uscire in terrazzo a fumare), riduce via via il bisogno di nicotina aiutando, se si desidera farlo, ad eliminare completamente il “vizio”, ed è una valida alternativa al buttarsi sul cibo nei momenti di astinenza di chi sta provando a smettere di fumare, eliminando quindi il problema dei chili di troppo guadagnati solitamente da chi smette.
Azioni di netto contrasto al fumo, al gioco patologico, all’alcool e alle tossicodipendenze, oltre che ai disturbi del comportamento alimentare.
Ad annunciarle il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che oggi in commissione Affari sociali alla Camera ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero: "Nel 2013, sarà adottato il nuovo Piano nazionale prevenzione 2014-2018, con azioni di contrasto innanzitutto al fumo e alla dipendenza da gioco patologico". La III sezione del Consiglio superiore di Sanità (Css) ha fatto sapere al ministro della Salute che la sigaretta elettronica deve essere vietata nelle scuole. Il parere sarebbe stato ispirato "alla migliore evidenza scientifica, alla protezione delle fasce deboli (minori e donne in gravidanza) e alle azioni del governo francese".
"La mia azione di contrasto alla dipendenza dal fumo sarà netta". La Lorenzin è fermamente decisa a continuare anche l’azione già intrapresa per promuovere azioni di contrasto e recupero delle forme di dipendenza dal gioco patologico. Non solo. L’impegno della titolare della Salute sarà rivolto a contrastare tutti i comportamenti a rischio: "Ttutte le forme nuove di dipendenza, quali i consumi fuori pasto, le ubriacature e il binge-drinking tra i giovani". Il ministro ha quindi annunciato azioni di contrasto per il consumo di alcol da parte dei giovani: "Per tale disagio sociale intendo intervenire sia a livello culturale, diffondendo informazioni precise sui rischi, sia per adottare politiche e azioni di prevenzione per l’identificazione precoce del problema". Altra area problematica che "merita uno specifico impegno è quella dei disturbi del comportamento alimentare, come bulimia e anoressia". Da qui la ferma intenzione a promuovere progetti nell’ambito della prevenzione sociale, della promozione di percorsi di cura in età evolutiva e adulta. Il ministro ha quindi fatto riferimento anche al fenomeno delle tossicodipendenze: "In tale settore l’attività di prevenzione dovrà essere specialmente mirata alle nuove droghe sintetiche, verso le quali si stanno orientando i consumi dei giovani".

1 commento:

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