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domenica 7 settembre 2014

。‿。 Storia del cioccolato 。‿。

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Il cacao è frutto di uno dei più clamorosi errori di navigazione di tutta la storia: la scoperta dell’America. I primi a scoprirlo in assoluto furono i Maya. Esso aveva un ruolo fondamentale nella cultura di tale popolo, infatti ogni alimento pestato e consumato allo stato liquido, poteva essere assimilato al sangue del dio Sole e faceva parte di un complesso sistema di sacrifici e riti caratteristici di quella civiltà. Ma da dove nasce questa fantastica pianta? Alcuni miti ormai millenari narrano che l’origine della pianta sia da ricercarsi nel gesto eroico di una principessa che si fece uccidere pur di non rivelare, dove il defunto re e marito aveva nascosto un ingente tesoro.
Un altro mito interessante è legato a Quetzalcoatl, esso era un dio potente descritto dai sacerdoti molto diversamente delle caratteristiche somatiche degli indigeni, aveva una pelle chiara e dei capelli biondi. Per ironia della sorte Cortez allo sbarco in America dovette sembrare proprio il Quetzalcoatl. Proprio in questa occasione venne preparata una nuova bevanda a base di Chicchi di Cacao frantumati, mescolati a farina di mais, cotti e allungati con acqua, peperoncino e altre spezie.

Il gusto forte e amaro non piacque subito agli europei, ma il trasferimento nel Vecchio Continente avrebbe avuto effetti immediati anche sulla composizione delle prime cioccolate con l’aggiunta dello zucchero di canna. Il cacao fu prettamente un affare di stato spagnolo, almeno fino a quando furono celebrate le nozze tra Anna d’Austria, figlia di Filippo di Spagna, e Luigi XIII di Francia. Tale matrimonio ebbe l’effetto di esportare fuori dai confini iberici la cultura della cioccolata, facendola dilagare in tutta Europa, Italia inclusa.
La pianta del cacao, Cacaute come viene descritta da Gerolamo Benzoni, è una pianta che è quasi sempre protetta dal sole. Tale pianta ama i climi caldi,umidi e piovosi e predilige l’ombra che in molti casi è l’elemento fondamentale per la sua coltivazione, specie se la pianta è giovane. Nei climi tropicali si registrano circa 1300mm di pioggia l’anno, con tassi di umidità pari all’80% e temperature sui 30-34°C. La pianta lasciata crescere raggiunge ben presto un’altezza che va dai 6 ai 10 metri, ma nelle piantagioni viene coltivato insieme a palme da cocco o banani con lo scopo di non farle crescere oltre i 5-6 metri. I primi frutti su queste piante inizieranno a vedersi solo tra il 3 o 4 anno dall’impianto. Una volta raccolti i frutti maturi essi vengono aperti e le fave vengono trattate con processi microbiologici del tutto naturali in ceste intrecciate o vasche.

Una volta secchi, i semi sono pronti per essere macinati e ridotti in polvere. Tali polveri possono essere usati per creare numerosi tipi di cioccolato quali:

Cioccolato in polvere
Cioccolato al latte
Cioccolato alle nocciole gianduia
Cioccolato bianco
Cioccolatino o pralina

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