Fedor
Dostoevskij, per gli appassionati del gioco è una
specie di divinità . Il grande e tormentato scrittore
russo in una lettera, raccontò alla moglie di aver
provato un vero e proprio orgasmo giocando e perdendo
alla roulette.
Il
romanzo 'Il giocatore' è un romanzo
autobiografico. 'La roulette è stata inventata
per i russi, perchè noi russi non soltanto siamo
incapaci di accumulare capitali, ma li sperperiamo a casaccio
e sregolatamente, sempre provando una certa sensazione,
quella di voler sfidare la sorte: è come un desiderio
di darle un buffetto, di mostrarle la lingua'.
A 45 anni, nel 1867, Dostoevskij sposa una ventenne stenografa
di Pietroburgo, Anna Grigorievna. I due partono in luna
di miele, un viaggio di nozze che durerà 4 anni.
Dostoevskij è già carico di debiti, non
solo per il gioco, ma anche per una serie di fallimenti
letterari.
Alle spalle ha il primo matrimonio con Maria Issaieva,
morta per tubercolosi, e la violenta passione sensuale
per Suslova.
E' stato condannato a morte, ha passato duri anni in Siberia,
inoltre è afflitto da una grave forma di epilessia.
Anna lo ha conosciuto come stenografa: Dostoevkij le ha
dettato Il giocatore. Si sono innamorati
e hanno deciso di unirsi in matrimonio.
Le memorie di Anna, narrano del lungo viaggio di nozze
in Germania, in Svizzera e in Italia è in realtÃ
una fuga in Occidente, una peregrinazione rovinosa da
un casinò all'altro. Dostoevskij perde tutto a
Bad Homburg, a Baden-Baden, poi punta su Ginevra, ma non
lontano c'è Saxon les Bains, e le perdite aumentano.
Anna aspetta un bimbo, che poi morirà appena nato,
ed è subito di nuovo incinta. I debiti per la coppia
aumentano, la vita è miserabile. Fedor scrive L'idiota
e I demoni.
La sua vita è la sublimazione dell'esistenza amara
e nevrotica, che gli appassionati giocatori di
roulette e dei giochi d'azzardo, conoscono molto
bene.
Anna decide di sconfiggere il demone del gioco che distrugge
suo marito, ci riuscirà , nel 1871, dopo l'ultima
umiliante sconfitta a Wiensbaden, Dostoevskij decide di
smettere, e incredibilmente è fedele alla sua volontÃ
sino al giorno della morte, nel 1881.
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