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domenica 29 agosto 2021

Poker: necessaria la forma fisica e mentale...prendete esempio dall'immagine*

Consigli e strategie
Tutti coloro che amano il poker giocano sicuramente per divertirsi; ma nessun gioco è divertente se non si fa il massimo per poter vincere.
Questa regola vale ancor di più nel poker. In ballo ci sono i quattrini e vincere è sempre più divertente che perdere.
Senza mai dimenticare la buona educazione, la correttezza e la sportività, cercate di fare del vostro meglio per ottenere il massimo risultato.
Abbiamo voluto darvi delle indicazioni di massima, utili da seguire sempre, qualunque sia il vostro stile nel condurre una partita.

Prima di giocare
Essere in buona forma.
Giocare a poker è più piuttosto faticoso. Più di quanto si è portati a credere: l'obiettivo è vincere più mani possibili e per farlo è necessario essere sempre molto concentrati
Durante una partita il giocatore è fragile, subisce molti stress derivanti dalle giocate, oppure da strategie difficili da mettere in atto, come se stesse giocando a scacchi, impegna molto l’attività cerebrale. Meglio prevenire con un’ottima forma fisica..
Un calo o l'assenza di concentrazione si traduce inesorabilmente in una minore resa al tavolo verde.
Dunque è importante sapere che è meglio non giocare se non si è in perfetta forma psico-fisica.
E altro mito da sfatare, non bevete assolutamente alcool e non fumate mentre giocate.

Scegliere con cura i tavoli.
Non sedetevi a caso sul primo tavolo. Non giocate su tavoli dove si puntano cifre che non potete e/o non volete permettervi; giochereste male, a disagio e la sconfitta sarebbe quasi sicura.
Provate ad immaginare questo: le puntate sono alte e voi avete molto meno denaro degli altri giocatori.
Sta a voi e il ragionamento e la logica vi suggerisce un deciso rilancio per "far scappare" gli altri giocatori, ma, inconsciamente o non, esitate e lasciate stare.
Non volete trovarvi nella situazione di rischiare di perdere tutto in una sola mano; e così gli avversari rimangono in gioco e guarda caso arriva loro la carta, o le carte, che gli consente di battervi.
Hanno tratto vantaggio dalla vostra esitazione, ma non finisce qui.
A questo punto, sono loro a rilanciare inducendovi a passare e non riuscite a capire se stanno bluffando o meno.
La cosa sicura è che un giocatore esperto e scaltro in queste condizioni se ne approfitterà (il poker è basato su questi aspetti psicologici) con dei rilanci continui che avranno l'effetto di tenervi sotto scacco, impedendovi di giocare in modo opportuno.
Il consiglio è di sedersi ai tavoli che vi premettano di giocare con denaro sufficiente, in modo tale da giocare con serenità, riuscendo a prendendo le decisioni giuste man mano che la partita evolve.

Come giocare.
Qui la tecnica, sembra banale dirlo, ma è alquanto semplice.
"Buttate via le carte quando non sono buone, buttatele via e poi ancora buttatele via".
Questo perchè statisticamente ci sono dei piatti che sono vostri di diritto, perché le buone carte prima o poi arrivano a chiunque, giocatore esperto o pivello.
Nessuno ti deve togliere questi piatti. Per vincere e fare il salto di qualità dovete riuscire a minimizzare le perdite quando il piatto se lo prende l'avversario. La chiave sta proprio qui.
Il successo si costruisce portando a casa le mani per le quali abbiamo buone carte e perdere il meno possibile quando usciamo sconfitti.

L'eterno dilemma.
A quanto ammonta il piatto? Quanto denaro mi serve? Quali probabilità ho di vincere?
Sono queste le domande che dovremmo farci per decidere se giocare o meno una mano a poker.
Alla terza domanda, molto spesso, non si riesce a rispondere che con una stima approssimativa, sapendo comunque che una stima è poco per un giudizio accurato.
Sul tavolo ci sono fiches per un valore di 100, la puntata per vedere è 30 e le mie probabilità di vittoria sono di circa il 50%.
Con queste condizioni mi conviene giocare?
La riposta e Si! Rischio alla pari 30 per guadagnare 100.
Giocando all'infinito questa situazione realizzerei un guadagno netto di 35 fiches ad ogni mano (+100 ogni volta che vinco, -30 ogni volta che perdo, diviso 2 per fare la media) e per quanto possa essere grossolana la stima delle possibilità di vincita, è chiara la convenienza della scommessa.

Sul tavolo c'è 100, la puntata per vedere è 50 e le mie probabilità di vittoria sono del 25%.
In questo caso vincerei 100 una volta su quattro e perderei 50 tre volte su quattro, per un totale di +100-(50x3)= -50 ogni 4 mani, cioè -12,5 ad ogni mano: è chiaro che non mi conviene giocare.
Il trucco sta tutto qui, saper valutare la propria mano in relazione a quelle degli altri giocatori e capire quali sono le possibilità di aggiuducarsi il piatto.
Sembra facile. Ma sappiamo tutti che non lo è.
Ci vuole esperienza, pazienza, psicologia e una buona conoscenza degli avversari e tanto altro ancora.

Il bluff.
Perché mai si bluffa? Ve lo siete mai chiesto?
Lo scopo non è soltanto aggiudicarsi un piatto avendo in mano carte peggiori degli avversari.
Quella è la ragione immediata per cui si bluffa, ma ce n'è un'altra più sottile.
Si bluffa perché non vogliamo dare agli altri punti di riferimento.
Se non bleffiamo mai e giochiamo solo con carte buone, dopo un po i nostri avversari capiranno che tipo di giocatorti siamo.
Invece dovremmo sempre garantirci la possibilità di vincere grandi somme quando in mano abbiamo una combinazione molto buona.
Ma se noi non amiamo rischiare e giochiamo solo quando il punteggio è buono, gli altro giocatori non verranno a vedere il nostro piatto e avremmo perso una buona opportunità di guadagno.
Quindi anche i bluff non riusciti hanno la loro utilità.
Servono a lasciare gli avversari sempre incerti e insicuri.
Li spingono a vedere le nostre carte proprio quando noi abbiamo un punteggio molto alto.
Se un giocatore non bleffa mai tutti passerebbero ad ogni sua grossa puntata e lui non vincerebbe mai un piatto sostanzioso.
Prenderebbe le briciole anche quando si ritrova delle ottime carte.
Più sono forti i giocatori che state affrontando, più è facile che un bluff riesca perchè un giocatore esperto ha la tendenza a rispettare le puntate dei suoi avversari e preferisce passare. Un giocatore meno esperto e più debole tende a vedere molto più del necessario.
Più giocatori sono seduti al tavolo e più è difficile che un bluff riesca.
Nel Texas o Omaha, spesso si può fare il cosiddetto "semibluff': si punta sperando che tutti gli avversari passino, ma vi riservate comunque qualche possibilità di vittoria perché l'ultima carta può comunque farvi chiudere una combinazione vincente.
E' il caso di quando si punta a chiudere una scala o un colore.

Giocare aggressivamente.
Ci sono alcuni giocatori che di solito dicono solo "check" e "call", mentre puntano e rilanciano solo molto raramente; in gergo si chiamano "calling station" e sono considerati da tutti gli avversari ideali, perché non tengono mai gli avversari sotto pressione e non prendono mai l'iniziativa.
Se non riuscite a vincere nemmeno contro di loro, non potete vincere contro nessuno altro ed è meglio che cambiate gioco.
Questo atteggiamento non porta buoni frutti. Se si vuol vincere bisogna essere aggressivi e non passivi, bisogna dominare la mano e non subirla.
Questo non vuol dire affatto che dovete giocare ogni piatto puntando sempre cifre astronomiche, ma semplicemente che una volta che avete deciso di entrare in gioco, dovete essere i protagonisti della mano.
Il comportamento ideale, soprattutto nell'Hold'Em e Stud, è di selezionare con cura le mani che vogliamo giocare, cioè solo se le prime carte sono veramente adeguate, ma una volta che si è entrati in gioco bisogna essere sempre molto aggressivi: puntare, rilanciare ,magari anche passare, ma raramente chiamare il check e il call.
Ricordate che per vincere al poker non è sempre necessario avere delle combinazioni eccezionali, ma bisogna puntare con decisione quando pensiamo di avere una combinazione buona o comuque migliore degli avversari. Lo scopo è costringerli a passare, buttarli fuori dalla mano, o a pagare per avere il privilegio di vedere le nostre carte.
Questo è un principio generale che vale un po per tutti gli stili.
Ogni volta che ritenete che la vostra mano sia più alta di quella dei vostri avversari, puntate e loro si ritroveranno di fronte a una scelta non facile.(Web)

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